
I “Comuni amici della famiglia” sono esempi concreti di come l’innovazione sociale può effettivamente individuare nuove piste di lavoro. In particolare, risultano strategici poiché catalizzano l’attenzione di tutti gli operatori del territorio in una logica di sistema che mette in comunione le politiche a sostegno della famiglia con quelle orientate alla crescita culturale e allo sviluppo economico. Lo vediamo quotidianamente: i sistemi più competitivi sono quelli che riescono a stringere forti legami con il loro contesto territoriale. E, in tale contesto, le politiche del welfare non possono essere considerate politiche improduttive, ma devono diventare veri e propri investimenti sociali.
"E' un processo contagioso, che porta benefici reali al territorio - hanno detto, aprendo i lavori, Mauro Ledda e Filomena Cappiello, coordinatori nazionali del Network Family in Italia - capace di creare coesione sociale e sviluppo economico". Quattro le esperienze che sono state raccontate nel corso di una tavola rotonda moderata da Linda Pisani, quelle dei comuni di Trento, di Primiero San martino di Castrozza, di Alghero e di San Benedetto Val di Sambro.
"Abbiamo capito - ha detto Mariachiara Franzoia, assessora del Comune di Trento - che le politiche sociali che avevamo messo in campo non bastavano più. C'era bisogno di trasversalità e di servizi a misura di famiglia. Non dovevamo più lavorare per compartimenti stagni. Il progetto Family in Trentino ci ha permesso di capire quello di cui avevamo bisogno e di indirizzare meglio le nostre risorse". "Ci siamo resi conto, noi che siamo un comune a forte valenza turistica - ha spiegato Antonella Brunet, vice sindaca del Comune di Primiero-San Martino di Castrozza - che migliorare la qualità di vita delle famiglie, avrebbe aumentato anche il livello di attrattività del nostro territorio. L'esempio è quello delle piste ciclabili. Vengono utilizzate dai ragazzi che vanno a scuola ed in generale da tutti i nostri cittadini e sono molto apprezzate anche dai turisti".
"Rispondere alle esigenze della famiglia - ha spiegato Mario Conoci, sindaco del Comune di Alghero - significa rispondere alle esigenze della comunità. La famiglia è un soggetto che rappresenta esigenze, ma che ci offre molte opportunità". "Quello che conta è l’approccio culturale. Investire sulla famiglia significa investire sulla prima cellula della propria comunità - ha evidenziato Alessandro Santoni, sindaco del Comune di San Benedetto Val di Sambro - perché si investe su sicurezza e benessere dei propri cittadini. E' un welfare generativo, capace di coinvolgere anche i privati. Se investi un euro, ne arrivano poi tre".
Il marchio Family in Trentino è ormai una realtà anche in Europa, come ha evidenziato Maria Regina Maroncelli, presidente di European Large Families Confederation. In conclusione sono stati premiati il Comune di Fermo, quello di Rivalta di Torino e 28 comuni che hanno aderito al Network europeo.