La Carta di Missione pone l’accento sul fatto che problemi complessi come quello dell’adattamento ai cambiamenti climatici non possono essere affrontati isolatamente, dai diversi territori, e nemmeno dai singoli Stati-membri. E’ necessario un fronte comune, fatto di impegni condivisi, di confronti periodici, di buone prassi che si diffondono da un contesto all’altro, da una comunità all’altra.
Sebbene la Carta non sia giuridicamente vincolante, i firmatari si impegnano a costruire sul terreno una modalità di azione inclusiva, che coinvolga gli stakeholder locali, la società civile, le imprese, gli enti di ricerca e i cittadini. L’impegno che ogni soggetto si assume è inoltre quello di collaborare con gli altri firmatari per mobilitare risorse e sviluppare attività nella propria regione al fine di raggiungere gli obiettivi condivisi in materia di adattamento. Possono approvare la Carta per dichiarare il proprio sostegno alla missione, oltre ai territori, anche altri soggetti, quali istituti di ricerca, imprese o organizzazioni non governative.
“Aderire alla Carta – sintetizza ancora Tonina – ci permette quindi di entrare in un network
di regioni impegnate in Europa nella stessa direzione, per adattarci ai cambiamenti climatici, e di ricevere sostegni in termini di cooperazione, finanziamenti e supporti tecnici” È previsto un forum annuale della Missione, che permetterà la condivisione delle esperienze, il monitoraggio dei progressi collettivi compiuti, la pianificazione di nuove azioni.
Firmando la Carta viene inoltre garantito l'accesso ai servizi della piattaforma di attuazione
della Missione, che diventerà operativa all'inizio del 2023 e che offrirà i seguenti servizi:
- aiuto ad accedere alle conoscenze e ai metodi in materia di valutazione dei rischi
climatici;
- accesso a esempi di buone pratiche di altre regioni e ad informazioni sui risultati della
ricerca più recenti;
- sostegno per collegare tali esempi e risultati della ricerca con piani o percorsi locali in
materia di adattamento;
- accesso a strumenti, esempi e migliori pratiche per interagire e dialogare con i cittadini;
- consulenza su possibili fonti di finanziamento pubbliche e private per l'adattamento.
L’apertura alla sottoscrizione della Carta avviene in seguito alla compilazione di un
sondaggio predisposto dall’UE per valutare l'impegno reale delle regioni e delle comunità
ad attuare misure di adattamento ai cambiamenti climatici. A seguito della valutazione delle risposte e nelle prove fornite tramite i questionari, il segretariato della Missione propone alle regioni e alle comunità di firmare la Carta di Missione, tramite un proprio rappresentante istituzionale. L’Agenzia Provinciale della Protezione dell’Ambiente (APPA), competente per le tematiche connesse al clima e ai cambiamenti climatici, ha compilato il questionario proposto dalla Missione fornendo le informazioni necessarie per fare comprendere le iniziative della Provincia autonoma di Trento in tema di adattamento ai cambiamenti climatici, e indicando il proprio interesse ad aderire alla Carta.
A seguito della valutazione positiva da parte dell’UE la Provincia autonoma di Trento è
stata invitata tra le prime regioni italiane ad aderire alla Carta che viene ora sottoscritta dal
vicepresidente Tonina.