Domenica, 05 Giugno 2022 - 14:37 Comunicato 1711

L’innovazione tra economia e politica: il mondo quantistico di Armen Sarkissian

FESTIVAL ECONOMIA TRENTO - "Stiamo vivendo cambiamenti radicali: ci sono stati progressi tecnologici eccellenti e viviamo il crocevia di un'epoca che sta cambiando velocemente il mondo, che non è più basato sulla netta contrapposizione tra Oriente e Occidente, ma su schieramenti più complessi, non a blocchi; stiamo entrando in un nuovo mondo, quello quantistico": Armen Sarkissian, già presidente della Repubblica d’Armenia, con una lunga carriera diplomatica, definisce la realtà attuale con un approccio legato alla sua formazione di docente di fisica teorica. Una visione d'insieme che analizza ruolo della politica e della tecnologia, con l'esperienza di un Paese che ha puntato sull'innovazione, la formazione scientifica e tecnica delle nuove generazioni e l'investimento nell'intelligenza artificiale.
Moderatrice dell'evento all'Auditorium, che ha visto Sarkissian collegato da remoto, Barbara Carfagna, giornalista di Radio1 Rai e docente di Sociologia alla Sapienza di Roma, assieme all'ospite Juan Carlos De Martin, docente al Politecnico di Torino.
Festival economia 2022: all'Auditorium S. Chiara “L’innovazione tra economia e politica” (Barbara Carfagna giornalista di Radio1 Rai e docente di Sociologia alla Sapienza di Roma, Juan Carlos De Martin docente al Politecnico di Torino, in videoconferenza Armen Sarkissian Ex Presidente della Repubblica d’Armenia)

Sarkissian ritiene che nel futuro della tecnologia i Paesi più piccoli devono cercare di capire i loro punti di forza. Citando vari esempi, da Israele a Singapore, ha  spiegato che la differenza la fa "essere smart o meno". L'Armenia, ad esempio, ha favorito la creazione di un "porto dei dati", incoraggiando i giovani a creare startup e aziende di successo.
Nel dialogo, Juan Carlos De Martin, ha espresso il concetto che attraverso l'intelligenza artificiale è necessario garantire al proprio Paese la sovranità più ampia possibile, il benessere economico, la tutela dei cittadini. "La tecnologia è un fattore determinante, dovrebbe essere al centro dell’azione politica molto di più di quello che è oggi. Per avere un vantaggio bisogna possedere la tecnologia, non solo comprarla e usarla. L’Italia potrebbe porsi in modo più chiaro l’obiettivo di fare di più usando competenze, cervelli e capitali italiani", ha detto, ricordando il grande numero di laureati e ricercatori italiani che ogni anno lasciano il nostro Paese, ma che aspirano, generalmente, a ritornarvi.
Tra gli altri temi sul tavolo del dialogo, quello del ruolo del digitale nella vita di ciascuno di noi: "Le comunicazione dirette umane sono le migliori e rimarranno le migliori - ha detto ancora Sarkissian - È importante creare buoni rapporti e sentire le emozioni, ma in qualsiasi evento su questo pianeta la tecnologia ha un ruolo enorme. Adesso le persone hanno due vite: una fisica e una virtuale e, in qualche modo, le persone votano ogni giorno tramite le piattaforme social, il cui ruolo è diventato di enorme impatto. La tecnologia funziona per la politica, il business, le scienze e i politici non possono ignorare il suo ruolo". 

(sil.me)


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