
All’inaugurazione è seguita la presentazione del libro-inchiesta “Quando andiamo a casa? Mia madre e il mio viaggio per comprendere l'Alzheimer. Un ricordo alla volta.”, di Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera che ha dialogato con il giornalista Renzo Moser.
Commoventi, toccanti, ricchi di umanità e di empatia i brani tratti dal volume, scelti e letti da Chiara Turrini. Nel volume, nato da una personale e dolorosa esperienza, Farina in oltre due anni di viaggio ha raccolto storie, rabbia, lacrime, sorprese, risate. Ha raccontato come ha visto sua madre, affetta da Alzheimer, allontanarsi pian piano, inabissarsi fino a divenire quasi irraggiungibile. L’Alzheimer l’ha svuotata “con il cucchiaino dell’uovo alla coque”, portandola via un po’ alla volta ben prima del suo ultimo giorno. Per trovare un senso a questa esperienza e superarla, dopo dieci anni di silenzio, Farina ha deciso di ripercorrere la propria storia in quella di altri, andando a cercare sua mamma negli occhi di malati sconosciuti. Ne è nata un’inchiesta unica nel suo genere, che descrive l’Italia dell’Alzheimer attraverso le vicende di pazienti, famiglie, operatori, ricercatori, strutture, associazioni. Un percorso che ha evidenziato come nonostante la malattia, la vita e le emozioni rimangano e come anche una persona affetta da Alzheimer possa continuare a condurre una vita ricca di stimoli e affetti se attorno a sé ha un ambiente inclusivo.
Quello con Michele Farina è stato il primo di quattro incontri che completano la mostra. Il secondo appuntamento, dal titolo “Suono, silenzio, musica: ripensarsi nella relazione con la persona affetta da demenza” si terrà il 16 febbraio, alle ore 17.30 con gli interventi di Stefania Filippi, educatore professionale sanitario e musicoterapista presso la APSP di Povo, e da Evelin Boccone, studentessa in Musicoterapia presso il CMT Milano e in Didattica della Musica al Conservatorio Bonporti di Trento. La rassegna proseguirà il 16 marzo con la presentazione del libro “Ritorno al padre” di Loretta Zanella che dialogherà con Renzo Dori, presidente della APSP di Povo. Letture a cura di Roberto Maestri di Teatroovunque. Concluderà il ciclo di incontri, il 13 aprile alle ore 16.30, nell’ambito di Alzheimer Caffè, la conferenza “Invecchiamento attivo: l'importanza dell'attività fisica” tenuta da Andrea D'Andretta, referente stili di vita e salute di UISP Trento. L’incontro, a cura dell’Associazione Alzheimer Trento, è introdotto dagli allievi della Scuola Musicale “I Minipolifonici”. La mostra “T-essere memoria” è visitabile fino al 20 aprile da martedì a domenica con orario 9-13/14-17.30.
L’iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione dell'Assessorato alla Salute e Politiche Sociali in coerenza con le attività previste nel Piano provinciale demenza. Hanno partecipato l'Associazione Alteritas Trentino Interazione tra i popoli, UPIPA Unione Provinciale Istituzioni per l'Assistenza, APSP Azienda per i Servizi alla Persona M.Grazioli di Povo, Teatroovunque e Associazione Alzheimer Trento Onlus.
Il progetto “T-essere memoria”
Dopo una prima fase condotta con i residenti del nucleo Alzheimer della APSP Azienda Pubblica di Servizi alla Persona M.Grazioli di Povo, il progetto è proseguito con le APSP Giudicarie esteriori di Bleggio Superiore, Abelardo Collini di Pinzolo, Rosa dei Venti di Condino, Padre Odone Nicolini di Pieve di Bono, Villa San Lorenzo di Storo, Santo Spirito di Pergine Valsugana. Punto di partenza sono stati i reperti esposti al Museo delle Palafitte di Fiavé: oggetti molto semplici, essenziali ma ricchi di significato, antichi eppure molto utili per stimolare la memoria dei partecipanti e per fare riaffiorare ricordi o gesti dimenticati. Si è poi passati alla fase laboratoriale con attività dedicate alla produzione del cibo nell’antichità, e in particolare la creazione di recipienti in ceramica, la lavorazione dei cereali, dei latticini e della frutta, oltre che la tessitura. Tutti i pazienti hanno saputo riprodurre, con estrema facilità e grande attenzione antichi gesti, dimostrando come alcune abilità, quali il "saper fare", la manualità e la creatività permangano nonostante la malattia, se adeguatamente sollecitate.
Nel 2016 una nuova fase del progetto ha coinvolto alcuni alunni della scuola primaria di Zivignago e della scuola dell'Infanzia di Fiavé con l'obiettivo di costruire un percorso che partendo dalla conoscenza del museo, luogo deputato a custodire, tutelare, valorizzare le memorie del passato, invitasse i bambini a progettare e costruire strumenti e materiali efficaci per comunicare con persone affette da demenza. Bambini e anziani hanno intrapreso un percorso parallelo di analisi e conoscenza delle testimonianze del passato confluito in alcuni momenti di incontro comune nei quali i piccoli alunni hanno donato agli anziani disegni, rielaborazioni di racconti, ricostruzioni della palafitte di Fiavé e un “Libro tattile” realizzato con lo scopo di risvegliare, attraverso i sensi la memoria di chi la sta lentamente perdendo. Il percorso svolto ha evidenziato come il museo, se reso fruibile e partecipativo, possa avere un ruolo sociale e aiutare a migliorare la qualità di vita per i pazienti ma anche per chi si occupa di loro. (md)
Riprese a cura dell'Ufficio Stampa
I prossimi incontri
giovedì 16 febbraio 2017, ore 17.30
Suono, silenzio, musica: ripensarsi nella relazione con la persona affetta da demenza
Stefania Filippi, educatore professionale sanitario e musicoterapista APSP M. Grazioli, Povo
Evelin Boccone, studentessa in Musicoterapia CMT Milano e Didattica della Musica Conservatorio Bonporti di Trento
Letture a cura di Roberto Maestri, Teatroovunque
giovedì 16 marzo 2017, ore 17.30
Ritorno al padre
Presentazione libro di Loretta Zanella
Dialoga con l’autrice Renzo Dori, presidente APSP M.Grazioli, Povo
Letture a cura di Roberto Maestri, Teatroovunque
giovedì 13 aprile 2017, ore 16.30
Alzheimer Caffè
Invecchiamento attivo: l'importanza dell'attività fisica
Andrea D'Andretta, referente stili di vita e salute UISP Trento
Introducono l’incontro gli allievi della Scuola Musicale “I Minipolifonici”
A cura dell’Associazione Alzheimer Trento Onlus
Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia