La coesistenza con i grandi carnivori impone agli operatori l’adozione di misure di prevenzione dei danni: iniziative su cui l’Amministrazione provinciale è fortemente impegnata con finanziamenti e mediante il sistema del comodato gratuito o il prestito, a seconda delle diverse strategie. Oggi il lavoro di pastori e allevatori è reso più complesso dalla presenza dei grandi carnivori e il supporto pubblico per la prevenzione è dunque importante pur rimanendo un'opzione facoltativa.
Reti e recinzioni elettrificate, ma anche cani da guardiania e presìdi dedicati ai pastori sono alcuni dei principali strumenti di difesa su cui è stato fatto il punto con il personale sloveno. In questo modo - hanno spiegato i tecnici provinciali - si contribuisce a preservare il benessere del bestiame e a salvaguardare le attività agricole.
La delegazione slovena ha avuto un confronto tecnico con il personale del Corpo forestale e la Federazione allevatori trentini, anche attraverso sopralluoghi sul campo in Lessinia ed a monte di San Lorenzo in Banale per verificare l’efficacia degli strumenti di gestione e di prevenzione dei danni su allevamenti di bovini e ovicaprini.
Va detto che la collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e la Slovenia risale ai decenni scorsi (ad esempio il modello di trappola a tubo al quale Lubiana si è ispirata è trentino), ma incontri come quello che il nostro territorio ha ospitato in questi giorni rafforzano l’alleanza tra i due territori. In ottobre sarà il personale trentino a compiere un sopralluogo nelle foreste slovene con i tecnici locali.
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Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige, IL T, Corriere del Trentino - 01.09.2024