
Ad accogliere il presidente e il prefetto erano presenti il responsabile del Dipartimento Protezione civile Gianfranco Cesarini Sforza e il responsabile del Servizio Antincendi e Protezione civile Ivo Erler, che hanno ricordato che dopo questa prima visita il prefetto si recherà prossimamente anche alla Centrale Unica di emergenza e alla caserma dei Vigili del fuoco di Trento. Al personale in servizio al nucleo ha poi rivolto parole di stima: “Salvare vite umane è la cosa più bella del vostro lavoro, dentro voi stessi dovete trovare sempre la motivazione ad agire per il bene degli altri. So bene che ognuno di voi è sempre pronto a dare una mano, rendendo concreto ogni giorno quel motto che recita “Uomo vivi per gli altri, per gli altri muori”.
La visita ha offerto l'occasione per mostrare come avviene l’allertamento in caso d’incidente. Sull'elicottero sale una squadra composita: oltre al pilota e all’assistente di volo sono presenti un infermiere, il medico e un addetto del soccorso alpino, talvolta l'unità cinofila ed altri specialisti. A terra agiscono ulteriori squadre, con i Vigili del fuoco volontari ed altri attori del sistema, come ad esempio il personale della Croce rossa o della Croce bianca. Ovunque si trovi chi ha bisogno, è un nucleo di professionisti ad intervenire, quasi fosse l’ospedale stesso a recarsi incontro al paziente e non il contrario, proprio perché si interviene in condizioni di emergenza. Questa modalità operativa determina una riduzione dei tempi d’intervento, che fa spesso la differenza tra la vita e la morte delle persone coinvolte.
Il Nucleo elicotteri provinciale ha in forza 5 mezzi: 2 Agusta AW139, due airbus Écureuil AS350 e 1 airbus Dauphin SA365; i suoi ambiti d’intervento sono molteplici e includono, durante la stagione invernale il soccorso valanghe e nel periodo estivo interventi sui bacini lacustri, nel qual caso è necessario ricorrere per le fasi di ricerca e soccorso anche ai sommozzatori.
(sil.me)