La eco delle rocce delle Dolomiti di Brenta e lo scrosciare delle acque, che si tuffano nella forra di Val Brenta, hanno duettato in totale armonia con i tasti del pianoforte accarezzati da Frida Bollani Magoni protagonista dell’appuntamento dei Suoni delle Dolomiti. La giovane artista ha accompagnato nel suo mondo, fra ricami di note, il numeroso pubblico presente.
Un pubblico speciale, quello seduto sui prati di Malga Brenta Bassa, per l'inaugurazione del progetto di accessibilità avviato dal festival in collaborazione con Remoove. Grazie ad ausili speciali, infatti, si è superata la difficoltà motoria di accesso per persone con disabilità motoria. Non solo, oggi è stato inaugurato il progetto con cui permettere di ascoltare la musica a persone ipouditive e sorde. Nati nel mondo del gamig, gli zainetti subpac, indossati sul corpo, trasformano infatti il suono in stimolo fisico, che permette di fruire della musica. Un’esperienza che si è dimostrata positiva con spettacoli di danza e che sarà proposta in quattro degli appuntamenti dei Suoni, di cui quello odierno è stato il primo.
Lunghi preludi al pianoforte hanno sciolto il ghiaccio dell'incontro fra Frida Magoni Bollani e il pubblico a cui la giovane artista ha regalato l'inedito Seventeene “brano scritto da pochissimo, diventata maggiorenne - racconta lei - in cui ho racchiuso tutte le privazioni di una diciassettenne che per esempio deve lasciare il palco, come Cenerentola, allo scoccare della mezzanotte". E, con l'estro di giovane ragazza, Frida Magoni Bollani gioca con il loop di In My Room, o utilizza il kazoom per una inedita Take Five di Dave Brubeck. E poi il pubblico che fa coro con lei sulle note di Caruso e applaude per Futura di Dalla o In my Hands o sulle note di Teardrops dei Massive Attack, il brano con cui l’artista aveva un gioco particolare con la eco trasmessa delle pareti della Val Brenta già durante il soundcheck.
Le immagini del concerto sono disponibili su broadcaster.it
I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL
Venerdì 1 settembre l’Alba delle Dolomiti sul Col Margherita
Venerdì 1° settembre, alle ore 6.30, è in programma a Col Margherita, a 2.560 m, sopra Passo San Pellegrino, uno degli appuntamenti immancabili de I Suoni delle Dolomiti: il saluto al sorgere del sole, evento che nel lasciare il posto al buio della notte illumina la musica di colori inediti. Protagonisti, con i loro preziosi strumenti, Mario Brunello, anima del Festival, e i musicisti del Polish Cello Quartet, impegnati nella speciale occasione nell’eseguite originali trascrizioni di due celebri pagine sinfoniche, il Bolero di Ravel e il Concerto per violoncello e orchestra in si min op. 104 di Dvorak. In scaletta, in apertura di concerto e come saluto all’alba, anche un brano di Giovanni Sollima, Terra Aria.
Col Margherita si raggiunge in funivia dal Passo San Pellegrino (portata oraria 1.300 persone; l’impianto per l’occasione sarà aperto dalle ore 4.30 alle 6.30; prezzo biglietto A/R euro 15,00, in prevendita dal 28 agosto alla cassa dell’impianto e all’ufficio turistico di Moena) e poi a piedi (20 minuti di cammino, dislivello negativo 100 metri, difficoltà E), oppure a piedi dal Passo San Pellegrino lungo il sentiero 658 fino alla Forcella di Pradazzo e poi 695 (1.45 ore di cammino, dislivello 534 metri, difficoltà E) e dal Passo Valles lungo il sentiero 658 (1 ora di cammino, dislivello 400 metri, difficoltà E). In occasione dell’evento è possibile partecipare a un’escursione con le Guide Alpine del Trentino: Quota partecipazione € 15,00 a persona (sotto gli 8 anni gratuita). Agevolazione del 20% per i possessori di Trentino Guest Card e Val di Fassa Guest Card. Prenotazione obbligatoria negli uffici turistici della valle entro le ore 12.00 del giorno precedente. Posti limitati.
In caso di maltempo il concerto si svolgerà alle ore 17.30 presso il Teatro Navalge di Moena.
Tutte le informazioni, comprese eventuali variazioni d’orario o spostamenti dei concerti, sul sito www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti.