
La carenza di professionisti è una delle questioni più sentite dalla popolazione, alla quale gli amministratori locali - che giornalmente raccolgono le istanze del territorio - hanno dato voce. L’assessore Segnana ha spiegato che la situazione appare particolarmente difficile non solo in Trentino, ma nell’intero Paese. “L’Amministrazione provinciale e l’Apss sono impegnate nel rendere il Trentino un territorio attrattivo per i professionisti sanitari, oltre che nell’accendere l’interesse dei nostri giovani verso le professioni di medico, infermiere, oss, tecnico di laboratorio, eccetera: in questo senso la nuova scuola di medicina ha una funzione fondamentale” ha spiegato l’esponente della Giunta. L’ente pubblico sta dunque operando su più fronti per gestire una situazione così complessa, scommettendo peraltro sugli ospedali di valle come risorsa strategica: la riorganizzazione dell’Apss prevede infatti che ogni struttura sanitaria sia di riferimento provinciale per alcuni percorsi. L’Azienda continuerà dunque a scommettere su attrattività e trattenimento dei professionisti, offrendo loro le migliori condizioni di sviluppo professionale, di benessere organizzativo e di qualità di vita. Per questo, i bandi di selezione vengono promossi fuori provincia anche utilizzando media innovativi.
Cavalese - è stato ricordato - rappresenta un’eccellenza per l’ortopedia ed entro fine anno sarà formalizzata la sua centralità anche per gli interventi chirurgici al pavimento pelvico, con la sinergia tra le unità operative di urologia, ginecologia e chirurgia generale del servizio ospedaliero provinciale. “Questa Amministrazione provinciale, in stretta sinergia con l’Apss, intende in questo modo avvicinare i servizi territoriali e ospedalieri al cittadino, garantire equità di accesso alle cure” ha affermato Segnana.
Nel corso del dibattito sono emerse istanze e richieste che spaziano dal sociale alla salute. I rappresentanti istituzionali hanno messo in luce l’importante ruolo dei territori nella definizione della nuova organizzazione, guardando in particolare al ruolo dell’ospedale di Cavalese e della Casa della salute, dando risalto e garantendo servizi di alta qualità a tutte le valli, incluse le più distanti dai grandi centri.