Moderato dal giornalista ed editorialista Enrico Franco, ha aperto la sessioneTamara Lambiase, Segretaria Generale della Federazione Nazionale Pensionati CISL, che ha ricordato che le nuove generazioni tra i 60 e 70 anni si trovano a dover accudire i genitori anziani e, al contempo, devono aiutare i figli e i nipoti e sulle donne versa il 90% del lavoro”. Dopo l’assessore del Comune di Trento, Chiara Maule, ha preso la parola Giovanna Fambri, Dirigente Istituto Statistico della Pat, che ha detto: “il Trentino sta acquisendo sempre più attrattività nel welfare del territorio. Il sorpasso dei numeri di anziani rispetto ai giovani è iniziato negli anni ‘80 e ora i giovani sono la metà degli anziani. Il 46% degli anziani vive da solo, ma non è isolato, anzi è circondato da una forte rete affettiva. Gli aiuti non economici sono superiori a quelli economici da parte degli anziani ai figli e sono, ad esempio, per aiutarli nel pagamento di un mutuo ed altre spese importanti, come la casa. I nonni aiutano nell’andare e portare i nipoti a scuola ed a corsi sportivi e ricreativi, mentre i figli contraccambiano stando loro vicini sul piano affettivo e della compagnia e per l‘espletamento di pratiche burocratiche”.
Loris Cavalletti, Presidente dell’Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà ha portato I dati di un recente questionario in cui sono emersi gli strumenti di conciliazione famiglia-lavoro più impiegati e apprezzati: “congedo parentale ad ore, permessi per disabili, congedo maternità, smart working, orario flessibile, banca delle ore, part time lungo, settimana corta, permessi per i figli, permessi di lungo periodo per la cura. Io stesso – ha proseguito – sono padre di 4 figlie e, senza il nido dell’Asl, mia moglie non avrebbe potuto lavorare”.
Chiara De Monti, Operatrice del Punto Famiglie di Trento ha presentato il progetto “Triciclo” che è un ciclo di incontri formativi per nonni, genitori e nipoti con l’idea dell’alleanza educativa. “A volte studiamo, leggiamo articoli – ha detto – chiamiamo esperti di settore, ma soprattutto ci ascoltiamo e ci confrontiamo. Abbiamo affrontato le criticità tra genitori e figli, tra suoceri e nuore/generi, tra genitori e adolescenti, ad esempio, o i lutti familiari e i divorzi. I nonni non solo trasmettono le radici, ma anche i saperi, i valori, gli affetti e le tradizioni”. A seguire è stata data la parola a soggetti sociali del territorio iniziando da una coppia, che ha raccontato le corse che fanno dividendosi tra figli, nipoti e genitori anziani e hanno manifestato la mancanza di formazione a divenire “nonni” e “badanti”. Poi ha parlato una signora dicendo che si è dovuta licenziare schiacciata dall’assistenza al marito malato, la gestione dei genitori anziani molto malati e l’aiuto ai 2 figli nella gestione dei nipoti. Un’altra signora, 66 anni, dorme 5 ore a notte e combatte tutti i giorni con il tempo tra la gestione della madre con l’alzheimer e la sua badante, alle 9.00 va a lavorare e poi alle 17 ci sono i nipoti da accudire (sempre a casa malati - dice -), la spesa, un saluto alla madre e poi dal marito.
Ha preso poi la parola Luciano Malfer, Dirigente dell’Agenzia per famiglia della Provincia autonoma Trento che ha illustrato “Le misure a favore dei nonni previste dal Piano provinciale strategico su famiglia e natalità del 2019” e ha esordito: “Abbiamo attivato negli ultimi 10 anni specifici servizi di conciliazione 0-6 e 6-12 anni. Alcuni elementi di innovazione sono il Family Audit che è una certificazione che lavora sul welfare aziendale, grazie alla quale si sono introdotti in 340 aziende in Italia i nidi aziendali, orari flessibili, lavoro agile, banca delle ore, convenzioni per i dipendenti. Ora bisogna parlare di servizi 0-100 anni con interazioni tra le Case di Riposo e gli asili nido, ad esempio. Porto alcuni esempi – ha proseguito – con la card family “EuregioFamilyPass” le famiglie possono, ad esempio, andare con i figli o i nonni con i nipoti con tariffe agevolate alle stazioni sciistiche, ai musei, ai centri acquatici, per fare qualche esempio. E poi c’è il Voucher culturale che segue lo stesso processo dell’EuregioFamilyPass con l’estensione ai nonni”.
Pirous Fatah Moghadam, Responsabile Osservatorio Epidemiologico dell’APSS, ha dichiarato che nel Trentino ci sono i più alti dati di vita media in Italia, ma al contempo si registra l’aumento dei costi sanitari, visto che i cittadini raggiungono età sempre più longevi. “Tutto dipende – ha detto – dagli stili di vita ed alimentari: attività fisica (solo ¼ sono sedentari), pochi fumano (11%), metà è in sovrappeso, il 17% mangia in modo sano (la maggior parte sono donne), il 22% consuma alcolici. Occorre maturare come individui e collettività, promuovere la salute e I sani stili di vita, che sono a sostegno della lunga vita e della sostenibilità ambientale”.
Chiara Martinelli, Referente area psico- educativa dell’Agenzia per la famiglia, ha ricordato il grande ruolo dei nonni all’interno della società nell’educazione dei nipoti e dei figli. “La casa dei nonni è luogo di incontro e di stabilità relazionale ed affettiva. Sono costanti educative che sono l’ancora per le future generazioni.” Nicoletta Gnech, Servizio welfare e coesione sociale del Comune di Trento, ha presentato tutti i servizi di welfare attivati dal Comune di Trento, tra cui lo “Spazio Argento”. Ha chiuso il seminario Emilio Didonè, Segretario Nazionale FNP CISL, dicendo: “Non si è mai parlato in tutto il seminario della parola “vecchi” e invece bisogna rendersi conto che si invecchia e si muore. I numerosi interventi hanno sottolineato che c’è l’esigenza che questo Paese affronti l’invecchiamento, la cronicità, la malattia e la non autosufficienza che sono autentiche bombe sociali dei prossimi anni”.
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