
Il don Ziglio di Levico Terme rientra tra i centri residenziali per disabili finanziati annualmente con le direttive in ambito socio-sanitario.
Il progetto rientra nella linea d'azione rivolta all'individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano in quanto il compendio è collocato in una zona in prossimità del centro di Levico Terme, che ha vissuto una recente urbanizzazione a carattere residenziale, carente di verde pubblico e spazi di aggregazione.
La riqualificazione del complesso, oltre a migliorare gli standard di qualità per gli utenti, valorizza al massimo l'interazione con il contesto circostante consentendo di riqualificare spazi verdi e luoghi di aggregazione per la comunità, che favoriscono l'inclusione degli ospiti con i residenti del territorio. Spazi adeguati e consoni alla tipologia di bisogni e attività svolte, migliorano non solo l’efficacia degli interventi socio-riabilitativi e assistenziali e la qualità di vita degli utenti, ma anche le performance lavorative del personale.
Lo studio di fattibilità, redatto dal Servizio opere civili di Apop - l'Agenzia provinciale per le opere pubbliche, riguarda la ristrutturazione urbanistica, che contempla la conservazione e la riqualificazione energetica di una parte di edificio, e la realizzazione mediante demolizione e ricostruzione di un sistema di corpi edilizi che verranno destinati al “nuovo modello strutturale” dell’area disabilità del Centro Don Ziglio di Levico Terme. Il nuovo edificio ospiterà infatti due macro-gruppi di ospiti: persone con disabilità con autonomie praticamente nulle e persone con buone autonomie, con bisogno assistenziali minimo e maggior bisogno educativo-riabilitativo. Il progetto prevede la realizzazione di spazi a e aree esterne verdi accessibili anche alla popolazione del comune in modo da creare un inclusione sociale e un arricchimento culturale. La progettazione sarà orientata al forte utilizzo di fonti rinnovabili a discapito di quelle convenzionali fossili. L’obiettivo del rispetto del limite di classe “A” sarà raggiunto operando su più livelli: sull’involucro edilizio allo scopo di contenere le dispersioni termiche, sugli impianti, allo scopo di ridurre i consumi energetici (alti rendimenti) e sull’impiego di tecnologie rinnovabili a zero emissioni con lo scopo di abbattere i consumi energetici.