
A raccontarlo è Alberta Rossi, responsabile della Biblioteca “Padre Frumenzio Ghetta” e autrice del libro: "Quella di don Gigi è una storia unica, originale, ricca di emozioni e che fa conoscere una persona che ha saputo seguire e rispettare la propria vocazione, i propri valori, donando la sua vita agli ultimi senza accettare compromessi e falsi miti. Scrivere questo libro per me è stato impegnativo, emozionante. Con umiltà e amore ho ripercorso la vita di don Gigi e ho ricordato i momenti importanti della mia che ho condiviso con lui. Ho avuto infatti la grande fortuna di incontrare questo saltimbanco dall’animo santo che poneva l’amore per la vita, per l’altro e per la verità sopra ogni cosa, un esempio di cui abbiamo bisogno tutti, soprattutto oggi e soprattutto i nostri ragazzi e le nostre ragazze".
Le illustrazioni sono della giovane artista di Panchià, Consuelo Bonet, alla quale è stato affidato uno studio specifico su come realizzare e proporre in veste grafica il personaggio. Il libro racconta in breve, attraverso le parole e i disegni, la vita di don Gigi ed è il frutto di un lavoro condiviso, che ha visto anche il coinvolgimento della famiglia.
A curare la traduzione è stata Sabrina Rasom, direttrice dell'Istituto Culturale Ladino: "Don Gigi è un personaggio davvero moderno, vivace e lungimirante. La Majon di Fascegn dedica questa pubblicazione ai ragazzi che si preparano alla vita anche in questa nostra piccola valle. Vogliamo incoraggiarli, come faceva don Gigi, a mettere in pratica i valori profondi che la nostra gente ci ha lasciato; valori mai superati, che aiutano a vincere i momenti di crisi e di difficoltà con una droga che non fa male: l’amore per la vita e per gli altri".
Dopo la presentazione del libro verrà portato in scena la rappresentazione teatrale in lingua ladina sempre dedicata a don Gigi dal titolo “Do l vièl del saer – Don Gigi Vian vel te dir vèlch” che racconta gli episodi salienti della sua vita. Autrice e regista del testo è Ilaria Chiocchetti di Moena: "Per scrivere il testo mi sono basata soprattutto sulle interviste rilasciate dallo stesso don Luigi a Radio Studio Record e su quelle fatte ai suoi famigliari dal personale della biblioteca dell’Istituto Ladino". "Sarà la voce stessa di don Gigi a coinvolgere il pubblico" ̶ dice ancora Alberta Rossi responsabile dell'intero progetto ̶ con un messaggio attuale, profondo e incisivo sul valore della vita, della fede, dell’umiltà e sull’importanza della collaborazione. È con questo spirito che abbiamo lavorato e speriamo di riuscire a trasmetterlo al pubblico".
Oltre ai due appuntamenti di sabato 13 e sabato 20 gennaio alle 20.30, venerdì 12 gennaio alle ore 18 lo spettacolo verrà proposto agli studenti dei licei della scuola ladina che nel corso dell’autunno 2023 hanno svolto la formazione sui temi delle dipendenze, nell’ambito del progetto di "Peer Education VIF" (acronimo di Vivere, Informare, Formare) in collaborazione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Saranno inoltre invitate le classi 2 LSA del Liceo scientifico e 4 LAF del liceo artistico che nel 2023 hanno avuto modo di conoscere la figura di don Gigi Vian e il suo operato nelle comunità di recupero e in Val di Fassa, in occasione della collaborazione con la Biblioteca Ladina per la realizzazione del Calendar Ladin 2024.