
Anche il sindaco, Silvano Welponer ha posto l’accento sulla necessità di celebrare l’esistenza, pur nel rispetto del dolore delle tante vittime delle due tragedie, ricordando che, nella giornata mondiale della vita, commemorare quei fatti significa non solo rendere omaggio alle vittime e rinnovare l’abbraccio della nostra comunità ma anche imprimere nel ricordo di quegli eventi un monito che istituzioni e società civile non possono lasciare inascoltato. Ciò che è accaduto, ha detto Welponer, è figlio della “superficialità dei comportamenti e della mancanza di rispetto per la vita altrui”.
“È giusto non dimenticare - ha commentato a margine della cerimonia il vicepresidente della Giunta provinciale, Mario Tonina - perchè tenere viva la memoria è il primo dovere da osservare affinché simili sciagure non si ripetano. Senza mai dimenticare che tutti dobbiamo avvertire la responsabilità di preservare i delicati equilibri che caratterizzano la nostra esistenza, quella degli altri esseri a noi vicini ed il rapporto con l’ambiente che ci accoglie”.
Al termine della messa un corteo ha reso omaggio alle vittime davanti alla lapide a loro dedicata al cimitero di Cavalese.
Foto servizio e firmato a cura dell’ufficio stampa