“Le miglia che ho corso cadendo” è un percorso danzato che fonde il linguaggio coreografico di CollettivO CineticO al segno dell’israeliano Sharon Fridman. Così,
le immagini degli uomini capovolti, come appesi a un filo, che hanno abitato la scena nelle creazioni precedenti di questi autori, generano una nuova riflessione sull’anatomia del corpo vegetale e sul rapporto con lo sguardo umano, lasciando spazio anche per una rilettura della tragedia naturale dello scorso ottobre, in un’epoca in cui il movimento ecologista è tra i più forti – e importanti – tra le giovani generazioni.
Tra forza e fragilità, tra resistenza e caducità si disegna un rito collettivo, nella costruzione di una piccola tribù danzante. Una tribù che nasce da un invito che i “cinetici”, secondo il loro abituale linguaggio criptico e affascinante, definiscono: “Un invito a una percezione sapida e ossigenata, ad una tifoseria silenziosa, ad un’osservazione microscopica e sinestesica”.
CollettivO CineticO è stato fondato nel 2007 dalla coreografa Francesca Pennini e coinvolge numerosi artisti provenienti da discipline diverse. La ricerca del collettivo indaga gli eventi performativi attraverso creazioni ludiche e rigorose, che si muovono tra danza, teatro e arti visive, che incontrano corpi differenti e che si muovono agilmente dal palcoscenico ai luoghi urbani. Vincitori di numerosi premi nazionali e internazionali, la compagnia è “international artist” del network APAP - Advancing Performing Arts Project.
Sharon Fridman, danzatore e coreografo, dal 2006 risiede a Madrid, dove ha fondato la sua compagnia Projects in movement (ora Compañía Sharon Fridman). Con la sua compagnia ha già creato un lavoro per Arte Sella in occasione dell’edizione 2016 di Operaestate, ed ha creato la coreografia per cento danzatrici della produzione del festival dedicata al centenario della grande guerra: “In memoriam_after the end”.
Fonte: ufficio stampa Arte Sella