Mercoledì, 06 Aprile 2016 - 10:28 Comunicato 597

Massima attenzione sulle strutture di accoglienza in collaborazione con le Forze dell'Ordine
Accoglienza profughi in Trentino, nessuna relazione con l'arresto per droga a Gardolo

In relazione alla notizia diffusa da alcuni organi di informazione riguardo l'arresto di un cittadino tunisino di 42 anni trovato in possesso di sostanza stupefacente e alloggiato in una struttura a Gardolo di Trento, si precisa che tale residenza non è riconducibile in alcun modo al sistema di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale coordinato dal Cinformi.
Da un'analisi approfondita degli elenchi dei richiedenti asilo accolti sinora in Trentino, tale cittadino tunisino non risulta peraltro essere stato inserito, nemmeno in passato, nel sistema di accoglienza straordinaria così come in quella ordinaria.

Si ricorda, inoltre, che la condizione di clandestinità citata da alcuni organi di informazione non è compatibile con la permanenza dei migranti nei percorsi di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.
Si ribadisce, in tale occasione, che viene prestata la massima attenzione da parte della Provincia e dell'intera rete dell'accoglienza ad ogni comportamento che possa arrecare danno alla comunità. Un impegno che ha già consentito di individuare e isolare soggetti devianti e quindi incompatibili con un percorso di accoglienza e solidarietà.
L'azione di prevenzione si concretizza attraverso uno stretto dialogo con le Forze dell'Ordine, alle quali viene prontamente segnalato ogni episodio sospetto con riferimento sia ai luoghi di prima accoglienza, sia agli appartamenti sul territorio. Un capillare monitoraggio della presenza dei richiedenti protezione internazionale che intende garantire serenità alla comunità che accoglie, ma anche ai migranti che rispettano le regole e che, sempre più numerosi, esprimono gratitudine attraverso l'impegno nel volontariato al servizio della comunità.

(at)