Le prospettive di rilancio di Acqua Pejo sono state al centro dell'incontro svoltosi nel tardo pomeriggio a Pejo, fra il vicepresidente ed assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi e i rappresentanti del gruppo imprenditoriale Sorgenti Italiane che con il 1' di maggio subentrerà al gruppo Sanpellegrino nello sfruttamento dell'acqua minerale Fonte Alpina. All'incontro era presente fra gli altri anche Angelo Dal Pez, sindaco del Comune di Pejo che è titolare della concessione all'utilizzo delle acque minerali.
Marcello Balzarini, già amministratore delegato della Levico Casara, che pertanto conosce bene il settore delle acque minerali ed il Trentino, assumerà la presidenza di una newco che avrà sede a Peio. Un aspetto, questo, tutt'altro che trascurabile, che segnala la volontà della società investitrice di stringere un rapporto più stretto col territorio. Ad oggi, lo stabilimento solandro è una unità produttiva della Sanpellegrino, che ha sede a Milano.
L'incontro ha confermato la volontà di Sorgenti Italiane, già proprietaria di Goccia di Carnia e Altavalle, di puntare su Acqua Pejo, con l'obiettivo di affermarsi quale primario player nel mercato delle acque minerali italiane, acquisendo solo marchi di prodotti ad elevato contenuto qualitativo e forti di un elevato grado di notorietà, aspetto quest'ultimo che è andato progressivamente scemando negli ultimi anni nel caso di Acqua Pejo.
"Dove c'è un imprenditore illuminato c'è prima di tutto un territorio illuminato – ha detto Giovanna Dossena, docente alla Bocconi di Milano e azionista di maggioranza della nuova società – e noi vogliamo coltivare un rapporto stretto con il territorio e le istituzioni. Siamo un team giovane, vogliamo portare sviluppo e futuro in questa realtà, chiedendo al territorio di partecipare in ogni modo possibile. Se l'impresa prospera, ne beneficiano tutti. Il nostro obiettivo è di portare il marchio Peio ovunque".
La AVM di Milano – holding proprietaria di Sorgenti Italiane e a sua volta partecipata da investitori istituzionali e da importanti attori dell'imprenditoria italiana - ha già confermato l'intenzione di realizzare significativi investimenti tecnici e di comunicazione, al fine di rafforzare la notorietà del marchio, sfruttando peraltro sinergie con gli altri marchi del gruppo e, principalmente, col territorio di origine delle acque. Inoltre si sta valutando la possibilità di rilanciare la produzione di bibite, abbandonata dalla Sanpellegrino nel 2008, programmando i necessari investimenti. La sinergia fra tutti gli attori di questa nuova fase di sviluppo è, insomma, completa.
L'assessore Olivi, ricordando la storia recente del sito industriale di Pejo, riassumibile nel ridotto sfruttamento della sua potenzialità produttiva e nella correlata contrazione occupazionale, ha assicurato all'impresa che la realizzazione dei piani industriali potrà contare sul sostegno degli strumenti messi a disposizione dalla Provincia, chiedendo al tempo stesso l'assunzione di impegni principalmente sul fronte occupazionale e degli investimenti.
"La parola territorio è fondamentale, per un prodotto come questo – ha detto Olivi - . Mai come in questo caso esso rappresenta il differenziale competitivo di un marchio così importante. Qualità del prodotto, qualità dei metodi di produzione e della manodopera, qualità dell'ambiente circostante: sono questi i fattori vincenti fondamentali. C'è la volontà imprenditoriale di far crescere l'azienda e ci sono le aspettative legittime della valle. Ci sono inoltre a nostro giudizio margini di valorizzazione per questo prodotto e dell'intera filiera, per la sua storia, le sue potenzialità. Grazie dunque a chi ha scelto di avviare questa nuova fase di sviluppo, che noi supporteremo con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Ci impegneremo anche a diffondere sul territorio una cultura del consumo dei prodotti del territorio".
Foto a cura dell'ufficio stampa (le immagini per le tv saranno distribuite domani).
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