“Abbiamo capito che serve ancora qualcosa per crescere – ha affermato Spinelli –. Nel tempo, forse, abbiamo pensato che gli strumenti pubblici potessero bastare, ma abbiamo perso la percezione di quanto fosse importante la connessione con i mercati e con la finanza privata. È per questo che la Provincia di Trento ha voluto partecipare direttamente a Euregio+, una società in house che rappresenta una piattaforma di collaborazione pubblico-privata capace di generare valore per tutto il territorio".
Nel suo intervento, il vicepresidente ha ricordato il percorso avviato dalla Provincia per rafforzare la produttività e sostenere le imprese nei settori chiave: “Abbiamo riformato la legge unica per l’economia nel 2023, ampliando gli strumenti di supporto alla crescita, all’internazionalizzazione, alla ricerca e all’innovazione. Sosteniamo anche l’assunzione di manager qualificati e favoriamo la patrimonializzazione delle imprese. Ora dobbiamo fare un passo ulteriore: integrare questi strumenti con la finanza privata”.
Euregio+, società oggi partecipata dalle Province autonome di Trento e Bolzano, gestisce oltre 750 milioni di euro di masse e punta a superare il miliardo nei prossimi anni, con fondi di investimento orientati alla sostenibilità, all’innovazione e allo sviluppo locale. “È uno strumento che ci permette di differenziare la nostra capacità d’intervento - ha detto Spinelli -. L’Sgr è una realtà dinamica, elastica, capace di compensare le proprie dimensioni con una visione innovativa. I settori del venture capital e dell’equity sono per noi centrali, e su questi vogliamo costruire percorsi comuni con l’Alto Adige".
Nel guardare al futuro, Spinelli ha ribadito l’importanza di un approccio condiviso e aperto al cambiamento: “Dobbiamo semplificare senza rinunciare alla qualità e alla trasparenza, trovare un equilibrio tra controllo e libertà d’azione. Solo così possiamo affrontare le sfide della modernità e garantire al nostro territorio una crescita sostenibile e orientata al domani”.




