
“Il coordinamento tra i territori è fondamentale, ma deve essere accompagnato da strumenti flessibili e da una visione di lungo periodo - sono state le parole dell’assessore Zanotelli -. Le Regioni e le Province autonome non possono essere coinvolte solo nella gestione dell’emergenza, ma chiedono di essere protagoniste anche nella definizione delle politiche di prevenzione e pianificazione”.
Nel corso del suo intervento, l’assessore ha ribadito la necessità di “una normativa più flessibile, capace di adattarsi alle diverse caratteristiche dei territori”, aggiungendo che “intervenire in montagna non è la stessa cosa che operare in pianura: servono strumenti e risorse adeguati alle specificità locali”.
Un’attenzione particolare è stata dedicata anche al tema della formazione e alla cultura della sicurezza, a partire dalle scuole. “Con il progetto ‘Alluvioni a catinelle, meglio anticipare’, in Trentino coinvolgiamo gli studenti fin dalle elementari per insegnare loro come comportarsi in caso di emergenza e come prendersi cura del territorio in cui vivono” ha spiegato l’assessore. “Prevenire significa anche educare, perché il rischio zero non esiste, ma la consapevolezza deve essere un patrimonio di tutti” ha concluso.
Il Natural Risk Forum ha riunito istituzioni, comunità scientifica e settore privato con l’obiettivo di rafforzare la cultura della prevenzione e promuovere strategie comuni di prevenzione di fronte ai sempre più frequenti eventi naturali estremi. Hanno partecipato anche il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
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