In apertura dell’incontro il direttore generale Luciano Flor ha ringraziato la sezione Trentina dell’Ail per «il prezioso e costante sostegno che, negli anni, ha permesso la realizzazione di molte iniziative a favore dei malati oncoematologici e pediatrici». Flor ha poi evidenziato le peculiarità del protocollo che nasce da una pluriennale collaborazione con Ail del Trentino e che – ha detto – «permetterà di realizzare progetti innovativi nell’area dell’oncoematologia soprattutto pediatrica e in quella della medicina trasfusionale. Sarà una collaborazione finalizzata al miglioramento della presa in carico delle situazioni di patologia cronica ad elevata complessità in modo trasversale, anche nella prospettiva di ridurre, per pazienti e familiari, la necessità di accesso alle strutture extra provinciali, senza peraltro interrompere la collaborazione con i centri di riferimento per talune patologie che richiedono altissime competenze specialistiche».
La parola è poi passata al vicepresidente di Ail Roberto Valcanover: «l’Ail - ha sottolineato - è nata nel 1997 per volontà di un gruppo di genitori che hanno deciso di fondare l’associazione. È grazie al lavoro di tutti i nostri volontari e ai cittadini trentini che sostengono le nostre iniziative che possiamo supportare e collaborare con gli enti per elevare l’offerta di strutture, attrezzature, assistenza e servizi a favore dei malati oncoematologici e pediatrici. In questo senso – ha proseguito Valcanover – la sezione Ail del Trentino ha sostenuto negli anni le attività dell’Apss attraverso l’acquisto di attrezzature mediche, l’erogazione di borse di studio per ricerche e attività di formazione e l’aggiornamento del personale medico. Con la firma di oggi è stato posto un ulteriore tassello per la realizzazione di interventi nel campo dell’oncoeamatologia e della pediatria attraverso la donazione di 540 mila euro che saranno utilizzati per concretizzare iniziative in ambiti diversi, dalla formazione all’acquisizione di risorse professionali attraverso borse di studio fino agli interventi strutturali.
È toccato ad Eugenio Gabardi, direttore sanitario dell’Apss, illustrare nel dettaglio i progetti che saranno realizzati nei prossimi trenta mesi con il sostegno di Ail. Gabardi ha sottolineato che «su proposta di Ail si è scelto di non intervenire su richieste dei singoli ma di agire con una logica di programmazione condivisa degli interventi. Ci siamo seduti attorno ad un tavolo per concordare un progetto complessivo che toccasse più ambiti dell’assistenza oncoematologica e pediatrica. Alla donazione formalizzata oggi se ne aggiunge una di 261.500 euro effettuata per il 2015 che ha permesso di acquistare un irradiatore per emocomponenti, attrezzature per la pediatria di Rovereto e finanziare una borsa di studio per il Servizio di immunoematologia e trasfusionale, due borse in ematologia e una in ostetricia per la raccolta del sangue cordonale».
Alla firma del protocollo erano presenti anche il direttore del Dipartimento Pediatrico Annunziata Di Palma, il direttore del Servizio immunoematologia e trasfusionale Attilio Fabio Cristallo e Paolo Vivaldi responsabile del servizio di ematologia, che hanno ringraziato l’associazione e i volontari dell’Ail per la serietà, il sostegno e la disponibilità data nel corso degli anni e hanno illustrato, ognuno per i propri ambiti, la destinazione dei finanziamenti. Attilio Fabio Cristallo ha illustrato le caratteristiche dell’irradiatore recentemente donato da Ail, un’attrezzatura che servirà per eliminare i linfociti del donatore dagli emocomponenti prima di utilizzarli nei pazienti immunodepressi che necessitano di emoderivati. Annunziata Di Palma ha illustrato il progetto, che prevede uno stanziamento di 250 mila euro, per la realizzazione di un’area di degenza ad alta intensità di cura nell’area pediatrica dell’ospedale Santa Chiara (destinata ad accogliere pazienti della pediatria, della Chirurgia pediatrica e Neuropsichiatria infantile) con tre posti letto per cure semi intensive, una stanza per isolamento infettivo e due stanze per pazienti immunodepressi con accesso da un filtro con controllo del regime delle pressioni. Il protocollo d’intesa firmato oggi prevede inoltre l’acquisto di strumentazione per manovre invasive e il potenziamento dell’ambulatorio di follow-up per pazienti adulti oltre allo sviluppo di diagnostica laboratoristica ematologica e farmaco genomica. Paolo Vivaldi ha affermato che grazie al supporto di Ail il servizio di ematologia ha potuto contare negli anni sul finanziamento di borse di studio che hanno permesso la crescita del reparto e dei professionisti.
Attività | Finanziamento AIL |
Partecipazione di tre dirigenti medici al master universitario di alta formazione e qualificazione in terapia del dolore e cure palliative pediatriche a Padova | € 35.000,00 |
Realizzazione area di degenza protetta presso UO pediatria H S. Chiara | € 250.000,00 |
Acquisto ecografo per posizionamento CVC (catetere venoso centrale) | € 15.000,00 |
Acquisizione 2 medici ematologi per ambulatorio follow-up | € 120.000,00 |
Acquisizione 1 medico e 1 biologo per sviluppo attività di diagnostica di laboratorio e farmaco genomica | € 120.000,00 |
TOTALE | € 540.000,00 |
Donazioni già erogate nel corso del 2015
Attività | Finanziamento AIL |
Irradiatore per emocomponenti Servizio immunoematologia e trasfusionale (SIT) | € 162.000,00 |
Borsa di studio per tecnico laboratorio (SIT) | € 19.000,00 |
Attrezzature per pediatria Rovereto | € 6.500,00 |
Borsa di studio ostetrica per la raccolta del sangue cordonale | € 14.000,00 |
2 borse di studio in ematologia | € 60.000,00 |
TOTALE | € 261.500,00 |
Riprese, immagini e interviste a cura dell'Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento
Fonte: Museo Storico