
Un percorso di musicista quello di Uto Ughi iniziato da giovanissimo e che lo ha portato a suonate con prestigiose orchestre dirette da maestri come Giulini, Maazel e Mehta. Il violinista lombardo, che ha più di ottanta primavere alle spalle, ha svelato l’origine della sua passione per la musica classica: “Da bambino, visto che da piccoli siamo tutti o quasi imitatori, osservavo il mio babbo suonare in casa con un quartetto. Ricordo che mi nascondevo sotto il pianoforte e sognavo di suonare anch’io quella musica. Un sogno che nel tempo è diventato realtà”.
A chi gli ha chiesto un consiglio per diventare dei bravi musicisti Uto Ughi ha risposto: “Alla base ci deve sempre essere una grande passione. Quando una persona inizia a studiare uno strumento deve esserne attratto, gli deve piacere, deve essere coinvolto. Una passione che non deve però mai sfociare, o degenerare in fanatismo. Lo strumento che si sceglie deve sempre essere studiato con piacere e non essere un obbligo o peggio una tortura”. La citazione è poi quella di Niccolò Paganini il più grande violinista di sempre: “Lui diceva se sto un giorno senza studiare me ne accorgo solo io se sto due giorni se ne accorgono gli altri. Alla base ci deve essere quindi il sacrificio, come accade ad esempio per gli sportivi, ma mai diviso dalla passione che è alla base di ogni vocazione”.
All’interrogativo su quali siano i compositori più complessi da suonare invece il Maestro ha risposto: “Tutti i compositori sono difficili se si vuole suonarli bene ed entrare nel loro mondo sonoro perché ognuno ha la sua personalità e singolarità. Diciamo che ce ne sono alcuni più delicati per i quali basta una frazione di nota per rovinarne l’esecuzione. Fra questi Mozart che per me il più grande compositore mai esistito. Basti pensare che nei suoi manoscritti non c’è mai l’ombra di una correzione a differenza di quelli di Beethoven che erano pieni di rifacimenti e ripensamenti. Mozart scriveva con la naturalezza dell’acqua che scorre: quindi per suonare le sue opere bisogna spogliarsi dal cattivo gusto e dalla volgarità, lui per me è la musica allo stato puro”.