Se necessario l’Azienda sanitaria potrà inoltre attivare ulteriori provvedimenti, come l’aumento dei massimali dei medici di base disponibili, il mantenimento in servizio dei medici fino a 72 anni, etc; il tutto secondo quanto previsto dagli accordi collettivi e previa condivisione con i diversi soggetti coinvolti nell’erogazione dell’assistenza (Mmg, Comune, Comunità di valle, Provincia, le organizzazioni sindacali).
A supporto delle azioni già messe in campo, a dare nuovo ossigeno all’assistenza medico generica c’è anche la recente specializzazione – è notizia di ieri – di un primo gruppo di 18 medici della Scuola di medicina generale. Alcuni di loro erano già al lavoro sul campo e potranno aumentare il numero massimo di pazienti fino a 1500. Altri potranno cominciare a breve, garantendo maggiori disponibilità di scelta medica all’intero sistema della medicina generale.
Prosegue anche il lavoro di Apss sul fronte delle associazioni di medicina di gruppo integrata, le associazioni di medici che assicurano continuità di assistenza ai pazienti grazie a orari integrati di ambulatorio e alla presa in carico da parte di tutti i medici associati. Si tratta di un passaggio fondamentale della riforma dell’assistenza primaria che rilancia la funzione dei medici di medicina generale, riconoscendone il ruolo centrale nel Sistema sanitario provinciale.
Anche per quanto riguarda la zona dell’Alta Valsugana è prevista nelle prossime settimane la pubblicazione di un bando straordinario per l’assegnazione di tre incarichi dopo le dimissioni di alcuni professionisti nelle zone di Levico Terme, Pergine Valsugana e S. Orsola Terme in Valle dei Mocheni. Ad oggi l’assistenza medica di base è garantita a tutti i cittadini dell’Alta Valsugana, anche grazie all’assegnazione di incarichi provvisori che consentono di «tamponare» la carenza di professionisti. In relazione alle notizie di stampa uscite oggi è utile precisare che un medico con un incarico provvisorio non può, secondo gli accordi nazionali, essere scelto da altri pazienti. Nel caso specifico di Levico Terme, la situazione si modificherà a breve in occasione dell’assegnazione dell’incarico definitivo.
Riteniamo pertanto di poter affermare che la collaborazione con la medicina di famiglia è ottima e che l’attuale riorganizzazione in atto, in particolare sul fronte della medicina integrata, porterà ulteriori vantaggi alla popolazione trentina.