Il Quinto aggiornamento del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, nell'agosto 2022, aveva evidenziato la necessità di una riforma complessiva del settore, che superasse le attuali carenze del servizio, in particolare:
- per la fase della raccolta dei rifiuti, le forti disomogeneità territoriali che, a loro volta, oltre a creare incertezza sul territorio, si riflettono sul raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata fissati dalla pianificazione provinciale;
- per la fase di trattamento finale, il difetto di una gestione unitaria e complessiva del servizio che comporta gravi carenze strutturali del sistema: tali carenze fanno sì che il ciclo dei rifiuti non riesca a chiudersi efficacemente all’interno del territorio provinciale, con effetti che, oltre a ripercuotersi sull’intera filiera del ciclo dei rifiuti, si riflettono, a loro volta, sull’ambiente e, in termini anche tariffari, sul cittadino.
Il disegno di legge approvato oggi in via preliminare prevede l'istituzione dell’ambito territoriale ottimale (ATO), la costituzione entro un anno di un apposito ente di governo del sistema tramite una convenzione fra Provincia, Comuni e Comunità e l'individuazione delle disposizioni transitorie per assicurare la fornitura del servizio nel primo periodo di attività dell’ente stesso, quindi nella fase di transizione.
In particolare, nel primo periodo, della durata di cinque anni, si prevede che l’ente di governo effettui una ricognizione dell’impiantistica intermedia e finale dei rifiuti urbani e realizzi le infrastrutture eventualmente necessarie per garantire la regolare ed efficiente fornitura del servizio. In particolare – attingendo da ogni elemento utile acquisito anche dagli enti partecipanti – l’ente provvederà all’analisi, anche in relazione alle specificità delle singole aree territoriali comprese nell’ATO, dei fabbisogni relativi al servizio e delle caratteristiche del sistema di raccolta, con particolare riguardo alla qualità e quantità dei rifiuti da gestire, degli obiettivi di recupero e di raccolta differenziata. Terminate tali attività, l’ente di governo provvederà allo svolgimento diretto del servizio.
In definitiva questo disegno di legge vuole porre le basi per una riorganizzazione dell'intero servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani, superando le attuali criticità e frammentazioni, al fine di ottenere una maggiore efficienza, economicità, efficacia del servizio stesso su una base territoriale pari all'intero territorio provinciale, tramite un ambito unico e ente pubblico costituito su base paritetica da Provincia e Comuni.
L'intervista all'assessore Tonina