Sabato, 27 Maggio 2023 - 18:32 Comunicato 1620

Il fisco del futuro, sempre più attento a famiglia e genitorialità

Al Festival dell’Economia di Trento, si è parlato di fisco del futuro nell’incontro moderato da Jean Marie Del Bo, vicedirettore de “Il Sole 24 Ore”, con Francesca Mariotti direttrice Generale di Confindustria e Ernesto Maria Ruffini direttore dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
FESTIVAL DELL'ECONOMIA Il fisco nel 2030 Nella foto: Jean Marie DEL BO, Ernesto Maria RUFFINI, Francesca MARIOTTI Data 27 maggio 2023 Luogo: PALAZZO PROVINCIA - Sala Depero [ Alessandro Eccel - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Come sarà il fisco nel 2030? Per Francesca Mariotti, direttrice Generale di Confindustria, quello in cui stiamo vivendo è un momento di grandi transizioni e anche il fisco cambierà come cambierà la società. Sicuramente, l’evoluzione sarà caratterizzata da tre macro trends: il tema della demografia e dell’invecchiamento della popolazione, le grandi trasformazioni e lo sviluppo del digitale e infine, una società più attenta agli impatti ambientali. Sarà un fisco che dovrà tenere conto della famiglia e della genitorialità, se si pensa che il nostro Paese nel 2030 perderà due milioni di popolazione attiva, alla quale la tecnologia sopperirà solo in parte. Il fisco dovrà quindi sostenere la famiglia, il lavoro e la tecnologia. E sull’aspetto della sostenibilità ambientale, dovremo costruire una adeguata fiscalità che tenga conto dei processi ambientali più virtuosi e del tema in tutta la sua complessità.

Il direttore di Agenzia dell’Entrate e di Agenzia delle Entrate Riscossione, Ernesto Maria Ruffini, ha parlato di un fisco che negli ultimi sette anni ha sicuramente presentato una grande evoluzione in positivo, riferendosi al miglior rapporto con il cittadino e allo sviluppo dei servizi offerti. Il futuro è perseverare su questa strada, implementando, grazie alla tecnologia sempre più avanzata, la rosa di servizi di una Agenzia che sappia interloquire sempre più velocemente ed efficacemente con i contribuenti. In questo, l’intelligenza artificiale avrà un ruolo fondamentale nell’elaborare e nell’utilizzare al meglio i dati raccolti. 

Sulla lotta all’evasione fiscale, che il numero uno di Agenzia dell’Entrate ha definito “una tassa occulta che grava quotidianamente su tutti quei cittadini che operano fedelmente”, lo scopo è recuperare risorse per il bene dello Stato: “Il vero obiettivo - ha spiegato Ernesto Maria Ruffini - non è recuperare l’evasione fiscale ma evitare che ci sia”. Un’evasione fiscale che ogni anno cuba 2/3 leggi di bilancio: “Ecco perché dobbiamo agire sull’evasione fiscale, non quella cosiddetta “di necessità” ma quella propria di chi opera infedelmente. Di certo pecchiamo di un sistema fiscale che favorisce l’evasione - ha specificato l’avvocato Ruffini - serve quindi, oltre ad un legislatore chiaro, un investimento nella tecnologia di strumenti sempre più sofisticati a servizio dell’intervento umano”.

Sempre puntando l’obiettivo al 2030, la Dirigente Generale di Confindustria è stata interpellata sulla competitività delle imprese: “Tutte le imprese italiane e investitori esteri chiedono decisamente la stabilità delle norme - ha affermato Francesca Mariotti - e per garantirla si deve partire necessariamente dalla fase genetica della normativa. Oggi la vediamo articolata ed in molti casi, malfatta, per nulla chiara e aperta a troppe interpretazioni”.

Sulla delega fiscale, Francesca Mariotti ha parlato della normalità come obiettivo da perseguire: “Di certo la delega non trasforma il nostro tax design, ma oggi sarebbe improponibile agire altrimenti, i cambiamenti in atto sono troppo repentini. Non ci resta che auspicare un sistema fiscale avveniristico più chiaro, più certo, più normale. E servono sempre più strumenti efficaci per intercettare l’evasione fiscale”. Da parte sua, Agenzia delle Entrate ha fornito un contributo tecnico alla delega fiscale approdata in Parlamento: “Ora - ho spiegato Ernesto Maria Ruffini - abbiamo il compito di raccogliere tutte la normativa, si tratta di circa novecento leggi, e di ricomporla sistematizzandola in nove testi unici sui vari ambiti di competenza”.

(ds)


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