Nel mondo occidentale e in Italia, l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie come l’infarto miocardico, l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco, l’insufficienza renale ed è concausa di aritmie come la fibrillazione atriale. I dati più recenti confermano che più del 30 per cento della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. La prevalenza di ipertensione arteriosa risulta inoltre in aumento tra bambini, adolescenti e giovani specie se in sovrappeso, obesi e con abitudini di vita sedentarie.
Il Centro ipertensione dell’ospedale di Rovereto si presenta come un punto di riferimento nel sistema sanitario provinciale per la diagnosi e la cura dell’ipertensione arteriosa. Di recente ha ottenuto il riconoscimento della Società italiana di ipertensione arteriosa (Siia) come centro accreditato di secondo livello per la diagnosi e la cura dell’ipertensione arteriosa, in particolare delle forme più complesse. Istituito nel 1993 il Centro fino ad ora ha curato circa 10 mila pazienti; al suo interno vengono eseguite prime visite e visite di controllo con esecuzione di ecodoppler arterioso (arterie carotidi e arterie renali) e ecografia cardiaca, monitoraggi pressori delle 24 ore per adulti e bambini, screening per le ipertensioni secondarie, gestione dell’ipertensione gravidica, puerperale e delle forme giovanili con percorsi educazionali mirati. Nel corso degli anni il Centro ha fornito contributi scientifici partecipato a numerosi studi multicentrici promossi dalla Siia.