La nuova UniTrentoApp potrà essere liberamente installata su tutti gli smartphone e tablet di ultima generazione (Android e iOS), ma le maggiori funzionalità saranno oggi riservate agli studenti di UniTrento, che potranno accedere con le consuete credenziali d’Ateneo. Docenti e personale strutturato saranno i prossimi destinatari di altri servizi disponibili sull’app.
Tra le principali novità che offrirà: il libretto per navigare nell’elenco delle attività didattiche, trovare informazioni sulla carriera, visualizzare voti e accettare o rifiutare gli esiti degli esami; gli orari delle lezioni e il calendario delle attività didattiche che si potranno consultare per comporre il proprio orario personalizzato in base ai corsi da frequentare in un certo periodo; l’occupazione delle aule, utile per rintracciare quali aule - in un certo momento e in una certa sede - siano inutilizzate e quindi disponibili per lo studio personale o i lavori di gruppo; le news e gli eventi, per restare aggiornati sulle principali novità e iniziative dell’Ateneo o di un singolo dipartimento; la rubrica di Ateneo (People) per individuare recapiti e indirizzi dei docenti, per abbonarsi ai loro avvisi e restare aggiornati su orari di ricevimento e proposte di tesi.
È stata sviluppata in-house dalla Direzione Informatica di UniTrento, in collaborazione con i Servizi agli Studenti e la Comunicazione d’Ateneo, con la partecipazione e i suggerimenti degli studenti stessi. Sotto la guida dei colleghi esperti di usabilità e accessibilità, e con il supporto dei rappresentanti degli studenti, sono state e saranno organizzate più sessioni di test della app, con la partecipazione di alcune decine di volontari iscritti a vari dipartimenti. L’app sarà pronta per il rilascio a tutta la popolazione studentesca di UniTrento entro fine anno, una volta verificata l’efficacia e l’affidabilità della piattaforma ed eseguite le attività di messa a punto, al termine del periodo di sperimentazione con il gruppo di studenti
Dal punto di vista tecnico, l’app è in costante aggiornamento e sarà presto disponibile sugli store, fruibile da dispositivi Android versione 4.4 e successive e da dispositivi iOS versione 10 e successive. I dati della app sono sincronizzati con il programma ESSE3 e fortemente integrati con i sistemi di UniTrento. L’accesso alle proprie informazioni personali avviene con le credenziali dell’account @unitn.it
UniTrento alla Trento Smart City Week
Oltre alla presentazione in anteprima della nuova UniTrentoApp l’Ateneo trentino sarà presente in forze alla Trento Smart City Week. Si comincia venerdì 20 settembre con due presentazioni, piccole conferenze aperte a tutti, che si terranno rispettivamente al mattino e al pomeriggio nel Villaggio Digitale di Piazza Duomo.
La prima presentazione alle 10.30 (Sala 1, McLuhan) sarà dedicata a “Smart food: cibo e cittadinanza fra reti sociali e reti digitali” con un focus sui progetti Pateforms (https://plateforms.oslomet.no/ ) e NutrireTrento (https://www.nutriretrento.it/ ). Con Francesca Forno, Emanuela Bozzini, Natalia Magani e Alice dal Gobbo di UniTrento, Paola Fontana (Comune di Trento) e Marco Combetto (Trentino Digitale) si parlerà di come sia possibile rendere più sostenibili i nostri consumi alimentari. Se è vero che i consumatori sono sempre più consapevoli della relazione tra una sana alimentazione e un pianeta sano, quante e quali opzioni hanno per compiere scelte più sostenibili? Che ruolo giocano reti sociali e digitali nella costruzione di alternative più ecologiche? Il gruppo di ricerca CoAct (Collective Action Change and Transition) del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale ha studiato le caratteristiche delle nuove forme di e-commerce alimentare e sviluppato, assieme al Comune di Trento e Trentino Digitale il portale Nutrire Trento (nell’ambito del progetto GreenCycle).
La presentazione del pomeriggio, alle 16.30 nella Sala 4 (Spärck Jones) del Villaggio Digitale, sarà sul tema “Smart family: Smart parenthood? L'Italia nella trappola demografica” e vedrà gli interventi di Letizia Mencarini (Università Bocconi), Daniele Vignoli (Università di Firenze), Stefani Scherer, Mattia Oliviero, Elisa Brini e Paolo Barbieri dell’Università di Trento. Un tema attuale, quello dell’incontro, dato che la società italiana sta mutando profondamente e velocemente, sotto la spinta di cambiamenti demografici epocali che ne ridisegnano la composizione. Daniele Vignoli e Letizia Mencarini illustreranno come ci troviamo in una "trappola demografica": i pochi figli del passato, cioè i genitori di oggi, sono sempre meno e sempre più maturi, vincolando al ribasso non solo le nascite attuali, ma anche quelle future. Si soffermeranno sulla moltitudine di meccanismi di natura economica, sociale e culturale che operano accanto alle forze più strettamente demografiche nell'abbassare i tassi di genitorialità.
Sabato 21 settembre allo stand dell’Università di Trento dalle 8.30 alle 16 sarà possibile ammirare la monoposto UniTrento Formula SAE. Un esempio di ricerca, formazione sul campo e smart mobility che ha preso forma all’Università di Trento nell’ambito delle competizioni per vetture a propulsione elettrica. Ai visitatori il professor Paolo Bosetti con gli studenti e le studentesse UniTrento illustreranno le caratteristiche, le tecnologie che stanno dietro al progetto e i principi di funzionamento della monoposto.
Sempre sabato alle 10.30 si terrà il laboratorio interattivo “Smart Health: co-progettazione di assistenti virtuali per la vita autonoma e indipendente”. Una dimostrazione dal vivo di attività di co-design collegate al progetto europeo CAPTAIN (assistenza virtuale personalizzata per il benessere e la cura delle persone anziane) saranno portati in piazza i processi di co progettazione e di coinvolgimento attivo dei potenziali utilizzatori di tecnologie avanzate perché queste siano rispondenti ai reali bisogni dei cittadini e quindi a loro misura, sostenibili ed efficaci. I presenti in sala saranno chiamati a testare in prima persona le tecnologie in sviluppo e ad esporre le loro sensazioni, suggerimenti di utilizzo, sviluppo, miglioramento. Il progetto CAPTAIN sviluppa tecnologie “trasparenti” per trasformare le case degli anziani in un assistente onnipresente appositamente pensato per assisterli nella loro vita quotidiana proiettando informazioni contestualizzate ovunque e ogni volta che si renda necessario. A seguire i partecipanti saranno Giovanni Guandalini e Barbara Gasperini (Apss), Maurizio Gianordoli e Valentina Conotter (Social IT), Giandomenico Nollo e Francesco Tessarolo (Università di Trento).
Appuntamento con la musica sabato sera alle 20, sempre allo stand dell’Università di Trento, con “Smart objects: gli strumenti musicali intelligenti e l’Internet delle cose musicali”, una demo interattiva che indaga un'area di ricerca emergente che si pone tra l’Internet delle cose, l’audio computazionale, la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale. Le “cose musicali”, illustrate dal musicista e ricercatore Luca Turchet, sono una nuova famiglia di strumenti musicali intelligenti e connessi. Sono dispositivi tattili concepiti per arricchire l’esperienza musicale degli spettatori. La demo presenterà alcuni strumenti musicali intelligenti che comunicano tra di loro e con altri dispositivi e che, inoltre, si connettono direttamente a Internet per fornire nuovi tipi di servizi per il/la musicista e per gli spettatori.
Infine domenica alle alle 10.30 al Villaggio Digitale (Sala 1, McLuhan) si terrà la conferenza breve “Smart infrastructure”: applicazioni civili dei droni”. Una “smart region” deve anche offrire un’infrastruttura intelligente, in grado di adattarsi alle situazioni specifiche e alle emergenze. Durante l’incontro saranno presentate alcune applicazioni dei droni al servizio della cittadinanza per la fornitura di connessione in situazioni di emergenza e il monitoraggio del territorio. Fabrizio Granelli (Università di Trento), Davide Bucci (Italfly) e Gianfranco Maffei (Vigili del Fuoco, Trento) discuteranno delle esperienze fatte e delle prospettive future di questa tecnologia al servizio di un territorio veramente smart. L’evento è supportato dal progetto NATO Science for Peace and Security DAVOSS.