
Nel dettaglio, nel dicembre scorso i Comuni di Trento e Rovereto avevano impugnato davanti al Tribunale regionale di giustizia amministrativa la proposta della Giunta provinciale di Variante al vigente Piano urbanistico provinciale relativa all’ambito di connessione Corridoio Est del Trentino.
Il TRGA di Trento ha respinto i ricorsi di entrambi i Comuni con sentenze depositate in data odierna (13 giugno 2024), sostenendo che non vi è alcuna lesione concreta e attuale degli interessi delle due Amministrazioni ricorrenti in quanto con la Variante in esame l’Amministrazione provinciale non ha operato alcuna scelta definitiva quanto alle modalità di infrastrutturazione intermodale di connessione del territorio del Trentino con il Veneto, ma ha definito metodologie e criteri di analisi e raffronto degli interessi coinvolti per l’individuazione - mediante la partecipazione dei territori nell’ambito di approvazione degli strumenti urbanistici subordinati - delle soluzioni di infrastrutturazione che garantiscano la soddisfazione dei fabbisogni di connettività nel rispetto della tutela ambientale del territorio.
La Variante, come emerge chiaramente dagli atti adottati dalla Giunta provinciale con un’ampia e articolata partecipazione dei territori interessanti, ha integrato le modalità di attuazione del PUP precisandone la metodologia, le finalità e le procedure per “affrontare e risolvere il tema del collegamento con il Veneto, dei volumi di traffico che interessano la Valsugana e delle esigenze di connessione che esprimono in particolare i territori della Vallarsa e degli Altipiani cimbri e per poter prefigurare, sulla base dei criteri e del metodo stabiliti dalla variante, in una nuova fase partecipativa e pianificatoria, anche la migliore infrastruttura di collegamento del Trentino verso l’esterno in direzione sud-est”.