Giovedì, 20 Dicembre 2018 - 08:56 Comunicato 3048

Un percorso che valorizza le competenze manageriali delle donne nel mondo cooperativo

Si è concluso con un seminario il progetto "WOMANagement”, un percorso di riconoscimento delle competenze che ha permesso a 12 donne occupate nel mondo cooperativo di valorizzare il proprio patrimonio di professionalità per loro stesse e le organizzazioni in cui operano, realizzato dalla Fondazione Franco Demarchi e l’Associazione Donne in Cooperazione, con il contributo dell’Agenzia del Lavoro di Trento- Ufficio Pari Opportunità.
Sono intervenute Laura Ravanelli, coordinatrice Fondazione Demarchi, Mariangela Franch, vice-presidente Federazione Trentina della Cooperazione, Nadia Martinelli, presidente Associazione DonneinCooperazione, Chiara Marino, formatrice Fondazione Franco Demarchi e Daniela Baldini, Istituto Italiano di Valutazione.
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Con il supporto degli esperti della Fondazione Demarchi le partecipanti hanno potuto dimostrare di possedere competenze in ambito gestionale-manageriale lavorando su processi di lavoro come organizzare le risorse umane, pianificare le attività, gestire le relazioni con l’esterno, ma anche deliberare su questioni riguardanti la struttura aziendale e coordinare le attività contabili e fiscali. Questa proposta si colloca nella scia delle più recenti tendenze, anche provinciali, nel campo della valorizzazione delle competenze che le persone agiscono sul luogo di lavoro, anche senza un relativo e coerente titolo di studio.
In apertura Laura Ravanelli ha ricordato come lavorare sulle competenze sia utile e fondamentale per la crescita e la consapevolezza delle persone. La Fondazione si sta occupando ormai da anni di validazione delle competenze, attività ormai che la caratterizza anche a seguito dell’accreditamento nel sistema provinciale in nove settori professionali.
“Ci auguriamo - ha sottolineato la vicepresidente della Federazione Mariangela Franch - che questo progetto sia di stimolo per rivedere, all'interno delle nostre cooperative, le modalità nella gestione del personale in un’ottica di maggiore valorizzazione delle potenzialità femminili. Le partecipanti si sono impegnate in un lavoro auto-prodotto che favorisce l’incontro tra l’offerta di lavoro qualificato e la domanda di competenze interne alle imprese e alle organizzazioni.” Nadia Martinelli ha aggiunto come tra i fattori che frenano la crescita professionale e il riconoscimento del lavoro femminile c’è anche un atteggiamento autolimitante delle donne stesse, che non si percepiscono all’altezza e non riescono a valorizzare appieno le proprie competenze.
“Il progetto – ha spiegato Chiara Marino – è nato dalla consapevolezza che oggi troppe donne hanno ancora difficoltà a esprimere tutto il loro potenziale in ambito professionale, specialmente nei livelli di management. Una situazione non solo frustrante per loro, ma che penalizza anche la crescita dell’impresa e, più in generale, di tutto il sistema produttivo”. Le cause di questa situazione si possono sintetizzare in alcuni fattori chiave, che caratterizzano ancora l’attuale cultura aziendale: persistenza di stereotipi di genere sulle competenze di lavoratrici e lavoratori, forme di gestione del personale che non tengono conto della diversità di genere e mancata valorizzazione del lavoro femminile. “Si tratta di un contesto diffuso – ha sottolineato Marino – basti pensare che l’Italia è 17esima tra i 29 Paesi Oecd analizzati dalla rivista Economist in termini di parità di genere in ambito lavorativo. E 24esima se si considera il numero di donne in posizioni manageriali”.
Daniela Baldini ha portato un contributo scientifico ripercorrendo il processo di riconoscimento delle competenze, che mette al centro la persona in una valorizzazione e formalizzazione dei saperi informali e non formali.
Il momento conclusivo è stata l’occasione per alcune partecipanti di raccontare l’esperienza del progetto sottolineando come, grazie a questo percorso, abbiano saputo riconoscere le loro potenzialità e acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie competenze.
Al termine sono stati consegnati alle partecipanti gli attestati di Competenza



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