Le perdite che le cantine vinicole subiscono a causa della contaminazione del vino in bottiglia ad opera del TCA, il tricloroanisolo contenuto nel sughero e responsabile del "gusto di tappo", variano dal 2 al 5 %, una quota che specialmente sulle grandi produzioni può fare la differenza. Ecco quindi che la notizia del prossimo avvio in Trentino della produzione di tappi di sughero decontaminati dal CTA merita l'attenzione delle numerose cantine presenti in Trentino, molte delle quali non si sono rassegnate a fare ricorso ai tappi sintetici preferendo la naturalità di un materiale come il sughero.
A firmare l'accordo di oggi sono stati l'assessore all'industria, artigianato e commercio, le organizzazioni sindacali (Maurizio Zabbeni per la Fillea Cgil, Stefano Pisetta per la Filca Cisl, Gianni Tomasi per la Feneal Uil) e Gianni Tagliapietra, il giovane imprenditore contitolare della Brentapack, una realtà aziendale inserita in un settore, quello della viticoltura, la cui evoluzione è strettamente connessa all'innovazione.
"Nel caso di questo giovane imprenditore - spiega l'assessore - la Provincia ha voluto, proprio tenendo presente il settore vinicolo, dare l'opportunità di seminare una nuova idea per raccogliere poi buoni frutti, nella consapevolezza che solo creando le condizioni di contesto più favorevoli alla crescita e all'innovazione delle imprese si può rispondere meglio ai fenomeni della competitività che oramai toccano tutti i settori produttivi".
Per sviluppare la propria idea imprenditoriale, la Brentapack si è avvalsa delle competenze del Dipartimento di di Fisica dell'Università di Trento. L'azienda di Borgo Valsugana occuperà inizialmente 6 dipendenti ma non è esclusa la possibilità di un ulteriore incremento negli anni successivi. Certamente una buona notizia, in un momento di particolare crisi anche per il contesto economico produttivo della Valsugana, che fa ben sperare per il futuro e per l'avvicinarsi di un periodo di possibile crescita, nella speranza che a questa iniziativa seguano altre nuove imprese innovative, condizione fondamentale per far ripartire il treno della crescita.
Gli impegni fissati nell'accordo si possono così riassumere:
- mantenimento dell'azienda in loco fino al 2024, ossia per i dieci anni successivi alla conclusione del progetto di ricerca;
- versamento in Trentino delle imposte;
- mantenimento di una patrimonializzazione pari al 30% del bilancio 2015;
- utilizzo dei risultati di ricerca in Trentino.
L'Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche, che concederà un contributo di 961.337,47 euro su una spesa ammessa e rideterminata di 1.289.880 euro, provvederà entro il 2013 ad effettuare con l'ausilio di esperti una verifica e monitoraggio sui risultati raggiunti, con la possibilità di revocare il contributo stesso nel caso di risultati negativi.
"Compito della Provincia - ha commentato all'atto della firma l'assessore all'industria - è anche quello di sostenere la cultura imprenditoriale, in particolare dei giovani, che dall'elaborazione dell'idea definiscono un progetto d'impresa e lo realizzano, caratterizzandolo con elevati contenuti di innovazione. Insediarsi qualificando un settore di eccellenza del sistema trentino, come quello vinicolo, rappresenta un sicuro valore aggiunto di questa iniziativa imprenditoriale". (cz)
Immagini a cura dell'ufficio Stampa
In allegato dichiarazione audio Gianni Tagliapietra -