“L’edilizia e l’ambiente – ha detto il vicepresidente e assessore – vanno di pari passo. Conosciamo quanto la ripresa che si era avviata per il settore dell’edilizia e delle costruzioni, anche in collegamento con gli incentivi nazionali e in ultimo del PNRR, stia facendo ora i conti con le conseguenze del conflitto in Ucraina e con l’aumento dei prezzi. Il Trentino tuttavia è in campo proprio per dare risposte su questi temi di forte attualità. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha presentato nei giorni scorsi le misure ad hoc per sostenere le imprese sui rincari, mentre il disegno di legge sull’energia preadottato dalla Giunta è pensato per semplificare e incentivare una diffusione ancora più ampia di impianti da fonti rinnovabili, solari fotovoltaici o termici, a biogas, a biomassa, sia nell’edilizia abitativa che industriale”.
Punti chiave secondo Tonina, che ricorda anche l’impegno dell’Amministrazione provinciale, tramite le risorse Fesr, per promuovere gli impianti fotovoltaici, a biomasse e biogas. Consolidare una maggiore autonomia energetica, che sia anche amica dell’ambiente, è un modo per rafforzare il territorio. “Se ognuno di noi pensa al risparmio e all’utilizzo di queste soluzioni sostenibili per la produzione di energia, tutti lavoreremo con lo spirito giusto”, aggiunge il vicepresidente. Tonina ha quindi ribadito l’importanza dei tecnici del territorio in questo grande processo in atto “per la riqualificazione edilizia, urbanistica ed energetica in Trentino”, che non può prescindere dalle imprese e professionisti del settore, a cui l’Amministrazione provinciale è vicina. All’assemblea erano presenti Diego Castelli, dirigente del Servizio libro fondiario e catasto, Dino Buffoni, direttore dell’Ufficio catasto di Trento e il geometra Alberto Fronza, che hanno approfondito le tematiche specifiche come planimetrie catastali, restauro mappale, nuovo openkat, rete Tpos.
Nel proseguimento della riunione è stato messo al centro lo stato di salute della categoria, che oggi ha circa 900 iscritti, e il suo contributo per la fase di sviluppo. “Dopo anni di flessione dei nostri associati, per la crisi dell’edilizia, a cui recentemente si erano aggiunti gli effetti del Covid e dei lockdown - così il presidente del Collegio Cova - ora assistiamo ad una grande ripresa per tutto il settore. C’è una richiesta enorme di tecnici, dai geometri a tutte le altre figure, che sono pochi per la forte domanda. I Comuni trentini ci chiamano, hanno bisogno di tecnici, ho enti locali che mi telefonano per un aiuto. Occorre quindi investire anche sulla formazione”.
La figura dei tecnici del territorio come i geometri e i geometri laureati è anche un’opportunità valida per i giovani. “Serve però attivare anche in Trentino la nuova laurea triennale abilitante in Tecnico del territorio istituita a livello nazionale - prosegue Cova -, che è un valore aggiunto. Chiediamo a tutte le istituzioni di supportare questo progetto, importante per lo sviluppo di tutto il nostro territorio”.
A seguire è stata prevista la votazione per le cariche direttive per il Collegio nel quadriennio 2022-2026.