Moderato dal giornalista Johnny Gadler ed in dialogo con Marco Formentini, professore associato in ingegneria economico-gestionale presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento, l’assessore Spinelli ha parlato anche di giovani e lavoro, spiegando che “Ricerche, datori di lavoro e la stessa scuola ci dicono che le prospettive sono cambiate rispetto al passato, è cambiato l’approccio al lavoro da parte dei giovani. Oggi manca la fame”. Sul perchè le aziende trovano pochi giovani, l’assessore ha riportato i dati di una sperimentazione fatta con Agenzia del Lavoro attraverso un monitoraggio sulle candidature, da cui è emerso che poche imprese parlano inglese e solo il 2-3% di aziende trentine riescono ad attrarre competenze che dialogano in inglese. Altri limiti riguardano la casa, con gli stipendi offerti che non rendono competitiva l’offerta rispetto al costo della vita ed infine la poca mobilità territoriale delle competenze, che in Trentino è forte, soprattutto dalle valli alla città. Di fronte all’avanzare inesorabile di tecnologia e intelligenza artificiale, l’assessore non ha dubbi: “Si devono rivedere le nostre capacità, serve ri-orientare il sistema della formazione e della costruzione del capitale umano. Il più importante laboratorio scientifico che abbiamo è la scuola, perché costruisce le menti e deve riuscire a capire oggi cosa servirà tra 5-8 anni. Non è un mestiere semplice, ci sono molte incognite -ha aggiunto Spinelli- La scuola trentina è di ottima qualità, ma abbiamo anche bisogno di formare i formatori, di un maggior coinvolgimento delle imprese nella preparazione dei giovani, entrando con proprio personale nelle scuole ed andando ad indicare le necessità tecnologiche, scientifiche, specifiche che deve avere il lavoratore richiesto dall’impresa”. Una formazione da reindirizzare dunque, più profonda e completa, che fornisca ai giovani skills più flessibili e la capacità di adeguarsi ai cambiamenti. Ricordando infine come la regolamentazione dell’IA non sia facile, Spinelli ha rassicurato: “L’IA e i suoi strumenti non avranno coscienza, saranno sempre governati da noi, però ci permetteranno risultati straordinari, di essere più produttivi, di ridurre gli sforzi, la fatica e il rischio, di raggiungere maggiori risultati”.




