Lunedì, 22 Gennaio 2024 - 12:27 Comunicato 126

Un percorso formativo nel cuore dell’economia civile
Sono aperte le iscrizioni a Officina Cooperazione

Officina Cooperazione è un progetto che porterà un gruppo di 20 ragazzi e ragazze dai 18 ai 29 anni nei luoghi in cui è nata e si è sviluppata la cooperazione trentina, italiana ed europea. Dopo la prima edizione del 2023 dedicata all’Europa unita, quest’anno il programma dell’Officina porterà a scoprire tre luoghi fondamentali per il mondo cooperativo: il Bleggio, dove don Lorenzo Guetti alla fine dell’Ottocento ha immaginato un modo diverso di stare sul mercato; Bologna, dove conoscere il modello di cooperazione sviluppatosi a livello nazionale; infine la Germania, e in particolare Hamm, paese natale del padre del cooperativismo tedesco Raiffeisen, e Francoforte, per visitare la Banca centrale europea.

«L’unione si faccia vera, cordiale, senza secondi fini; uno per tutti e tutti per uno. Il nostro nemico è l'io». Così il padre della cooperazione trentina, don Lorenzo Guetti, aveva immaginato alla fine dell’800 un modello di economia che riscattasse un territorio segnato dalla povertà e dall’emigrazione. Ed è proprio sulle sue tracce che parte la seconda edizione di Officina, quest’anno dedicata al mondo cooperativo da una prospettiva trentina, italiana ed europea.
Dopo il successo della prima edizione dedicata all’Unione europea, Officina Cooperazione vuole rinnovare un format educativo che mette in primo piano le capacità e gli interessi dei ragazzi e delle ragazze, tra lezioni frontali con gli esperti, laboratori pratici, viaggi nelle istituzioni, visite aziendali, sempre in equilibrio tra storia e futuro.
Nel segno della continuità con la prima edizione, Officina Cooperazione mette ancora una volta al centro la dimensione del viaggio, sia concreto, nei luoghi storici dove nascono i grandi progetti del passato e nelle istituzioni che li portano avanti ancora oggi, sia metaforico, in cui l’obiettivo per i partecipanti è arrivare a destinazione un po’ cambiati, più consapevoli del territorio in cui viviamo e di cosa possiamo dare alle nostre comunità. Nelle parole del presidente della Fondazione Valtes, Stefano Modena, “le Officine della Fondazione Valtes hanno l’ambizione di offrire ad un gruppo di giovani protagonisti del proprio tempo l’occasione di coniugare la dimensione delle grandi idee che tessono la Storia con quella concreta dei territori che si fanno comunità. Un’opportunità di crescita culturale, relazionale e motivazionale, attraverso l’elaborazione e l’approfondimento del pensiero e delle idee che hanno rivoluzionato la politica e l’economia del XX secolo, in un percorso di educazione alla cittadinanza, per crescere nella consapevolezza delle difficoltà ma anche delle opportunità che il mondo complesso di oggi continuamente ci pone. In particolare, con Officina Cooperazione proponiamo la riscoperta dei padri della cooperazione europea, le loro visioni, i loro sogni, per capire meglio un pezzo importante di economia civile che tanto può ancora offrire alla società odierna. Un percorso certo impegnativo, fatto di incontri, racconti, viaggi, rivolto a giovani che non hanno paura di affrontare le sfide del presente, per costruire un futuro migliore”, mentre il direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi Marco Odorizzi ribadisce che “in un tempo sempre più incline a sostituire la conoscenza con l’informazione, le Officine vanno controcorrente e si propongono di offrire l’occasione di andare a fondo su alcune delle dimensioni che più hanno caratterizzato, caratterizzano e caratterizzeranno la vita collettiva del nostro territorio. Quest’anno tocca alla cooperazione: una storia luminosa, che però non sempre siamo stati capaci di raccontare. Ecco perché abbiamo scelto di metterci in viaggio per andare a riscoprirla insieme. Lasciandoci ispirare dai luoghi, dagli incontri, dalle testimonianze concrete: credo sia un modo per ridare poesia e fascino a parole potenti, che abbiamo finito per dare per scontate...”.

Il programma
Officina Cooperazione inizierà i primi di marzo con un weekend residenziale di tre giorni a cavallo tra Bleggio e Lomaso, ripercorrendo i luoghi di don Lorenzo Guetti, per porre le basi teoriche e per conoscere direttamente alcune delle realtà e persone che lavorano nel mondo cooperativo trentino. Il percorso proseguirà nelle settimane successive con alcuni incontri sul territorio e con un weekend formativo di due giorni a Bologna, una delle città più importanti per la cooperazione italiana, dove i partecipanti potranno ascoltare le parole di Vera Negri e Stefano Zamagni, studiosi di fama mondiale dell’economia civile, capire come si formano i manager cooperativi del futuro e per incontrare alcune delle più importanti realtà imprenditoriali cooperative del territorio, ad esempio Coop e Granarolo.
A inizio maggio sarà la volta del viaggio formativo di quattro giorni in Germania, dove i partecipanti avranno l’occasione di alzare lo sguardo oltre i confini nazionali e capire come Raiffeisen abbia fatto nascere la cooperazione tedesca nel piccolo paese di Hamm, e da lì spostarsi a Francoforte, la capitale economica europea, per approfondire come la Banca centrale europea stia regolamentano il mondo cooperativo in tutto il continente.
Infine, di ritorno dai viaggi, i partecipanti restituiranno quanto vissuto in un evento pubblico aperto alla cittadinanza e nelle scuole del territorio.  

Candidature e informazioni
Il progetto è rivolto a persone dai 18 ai 29 anni: gli interessati hanno tempo fino al 18 febbraio per presentare la propria candidatura. È prevista una quota di partecipazione che comprende tutte le tappe del percorso e che è di 150€, ridotta a 100€ per i soci e figli di soci della Cassa Rurale Valsugana e Tesino. Il form di iscrizione e tutte le informazioni sono su www.degasperitn.it e www.fondazionevaltes.it 

Officina Cooperazione è un progetto nato su impulso della Fondazione Valtes in collaborazione con la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi. Questa edizione si avvale del patrocinio della Federazione Trentina della Cooperazione e della partnership della Fondazione don Lorenzo Guetti.



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