
Il protocollo accoglie e declina le richieste di salvaguardia e implementazione poste dagli amministratori locali con la necessità di adeguare l'offerta di servizi e prestazioni equi, efficaci e sostenibili dal punto di vista organizzativo, demografico ed epidemiologico.Nel concreto, tra le altre cose, esso prevede di:
salvaguardare la piena operatività del pronto soccorso, che con più di 18.000 interventi l'anno rappresenta un riferimento essenziale per la popolazione e per i numerosi turisti di tutto l'Alto Garda e Ledro. Lo stesso vale per la medicina generale e il suo day hospital oncologico;
valorizzare il centro di procreazione medicalmente assistita (PMA). Unica realtà di questo tipo a livello provinciale. Il PMA verrà potenziato sia in termini di risorse che di personale. In questo modo da un lato verranno ridotte le attuali liste d'attesa, dall'altro esso sarà in grado attrarre pazienti anche da realtà geografiche extraprovinciali. Verrà inoltre consolidata la funzione strategica della diagnostica prenatale e l'offerta dei servizi sarà completata dall'attivazione di una funzione ambulatoriale di andrologia;
potenziare l'unità operativa di pneumologia rendendola vero riferimento per tutto il contesto provinciale. Nuovo personale verrà assegnato nella previsione di una riqualificazione della funzione di riabilitazione polmonare e del consolidamento delle funzioni a carattere multizonale, sia per quanto riguarda le consulenze offerte agli altri ospedali provinciali che nei trattamenti a domicilio;
consolidare le modalità organizzative delle attività chirurgiche, dando attuazione ai mandati condivisi all'interno della rete chirurgica aziendale (sostituzione protesi; ginocchio 2° livello; piede; mano; spalla; protesica arto superiore; tunnel carpale; ginocchio 1° livello; protesica arto inferiore).
La bozza di protocollo tocca anche il tema del punto nascita, per confermare la posizione della Provincia: viene ribadita la piena volontà di mantenere i tre punti nascita sotto i 500 parti all'anno (Cles, Arco e Cavalese), e c'è attesa per la decisione finale che spetta giuridicamente a Roma.