Sabato, 25 Maggio 2013 - 02:00 Comunicato 1465

Al Palazzo della Regione l'incontro promosso dal Tavolo per l'Abruzzo. "Voi trentini ci avete dato la speranza"
"SIAMO TUTTI ABRUZZESI": L'ABBRACCIO DI TRENTINI E AQUILANI A QUATTRO ANNI DAL SISMA

"Siamo tutti abruzzesi": con queste parole, stampate a grandi lettere su uno striscione, la comunità trentina, le sue istituzioni, la sua protezione civile, il mondo del suo volontariato ha accolto oggi al Palazzo della Regione a Trento gli "amici abruzzesi", una folta rappresentanza delle genti di Onna, Coppito, Paganica, Villa Sant'Angelo, L'Aquila invitati dall'assessore alla solidarietà Lia Giovanazzi Beltrami in Trentino a quattro anni dal terremoto del 6 aprile 2009 per un bilancio della "missione Abruzzo", la più impegnativa – sia in termini di risorse umane coinvolte sia finanziarie ma anche come molteplicità e tipo di interventi – tra le missioni di solidarietà mai promosse dalla Provincia autonoma di Trento, dalla sua Protezione civile, e realizzata con il sostegno di tutta la popolazione trentina e di tutte le sue componenti istituzionali, sociali ed economiche. A quattro anni dal sisma dell'Aquila, il Trentino c'è ancora in Abruzzo, con alcuni progetti di solidarietà (uno di questi è promosso dall'Anfass), a testimonianza di un legame profondo che si è creato tra due realtà che hanno scoperto di avere molte affinità e che oggi, su invito del Tavolo trentino per l'Abruzzo, si sono nuovamente incontrate a Trento per restituire anche alla comunità trentina il valore e la dimensione di quanto fatto in questi quattro anni in provincia dell'Aquila.-

All'incontro, al quale è intervenuto anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher, era presente una delegazione di rappresentanti delle comunità di Paganica, Coppito, Onna e Villa Sant'Angelo, guidata dal sindaco di quest'ultimo, Pierluigi Biondi. Ad accoglierli tutte le associazioni di volontariato, gli enti e le istituzioni che hanno dato vita al Tavolo per l'Abruzzo. Un incontro dove il "grazie" degli abruzzesi è stato spesso interrotto dalle emozioni. "Voi trentini ci avete dato la speranza" ha detto Roberto Tinnari, vice presidente del consiglio comunale dell'Aquila. "In tutto il territorio del cratere - ha aggiunto il sindaco di Villa Sant'Angelo Pierluigi Biondi, annunciando la volontà del suo Comune di insignire della cittadinanza onoraria la Provincia autonoma di Trento - possono oggi circolare due categorie diverse di persone: i trentini e quelli che sono venuti qui con le scorte, hanno pianto e poi sono scappati via spegnendo i riflettori sul nostro dramma". "Ciò che abbiamo fatto per l'Abruzzo - ha poi affermato nel suo intervento il presidente della Provincia Alberto Pacher - è stata per noi trentini un'occasione per riconoscerci, per capire che facciamo parte di un sistema e dei destini del nostro paese, destini che ci riguardano e che ci impongono di metterci a disposizione non solo in caso di calamità ma anche per altre emergenze".

Basta scorrere i titoli di coda del video "TrentinoAbruzzo" realizzato dall'Ufficio Stampa della Provincia, con il quale si è aperto l'incontro di oggi, per rendersi conto che alla "missione Abruzzo" ha partecipato davvero tutto il Trentino. La Provincia con la sua Protezione civile, in primo luogo, ma poi le decine di enti, associazioni, categorie che hanno costituito il Tavolo per l'Abruzzo. Quasi tremila sono stati i trentini che hanno fisicamente "dato una mano" alle comunità colpite dal sisma. Alcuni dei molti interventi realizzati in Abruzzo erano illustrati nei gazebo delle associazioni allestiti davanti al palazzo della Regione.
"Eventi come questi - ha detto Pacher - sono anche occasioni per il nostro territorio di riconoscersi, di capire che facciamo parte di un sistema in uno sforzo di compartecipazione che ci deve far sentire parte dei destini del nostro paese". Un protagonismo solidale e civile che per Pacher può valere anche in occasione di altre "calamità", non naturali, con una mobilitazione delle Regioni capace di rispondere ad emergenze di altra natura, come ad esempio la ricostruzione della Città della Scienza di Napoli, distrutta da un criminale attentato.
"Questa occasione così tragica ha permesso di siglare un rapporto di amicizia che continua nel tempo - ha ancora detto Pacher - e il Trentino ci sará ancora". Ma il presidente ha voluto anche ringraziare, ancora una volta, la Protezione civile, "un mix importante di competenza, professionalità e passione, fatto di dipendenti pubblici che non esitano a mettere in tasca l'orologio quando si tratta di aiutare persone in difficoltà, insieme a loro i tanti professionisti e volontari dei pompieri, uomini e donne che rappresentano la parte migliore del Trentino, di ciò che questa terra è e vuole essere. E' un segnale per tutti, il sentirsi parte di una unica e grande comunità, la nostra, nella quale c'è ora anche l'Abruzzo". (c.z.)

Immagini a cura dell'Ufficio Stampa
Allegato: scheda interventi del Trentino in Abruzzo -