Vediamo un po' di storia.
Dopo il Trattato di Lisbona del 2007 l'Unione europea ha puntato con convinzione su forme rafforzate di cooperazione transfrontaliera e interregionale definite "Strategie macroregionali". L'obiettivo era quello di promuovere un’azione concertata in aree geografiche transfrontaliere che condividono sfide e opportunità. La Macroregione alpina Eusalp è la quarta macroregione europea. Le altre sono quella per il Mar Baltico, quella per il Danubio e quella Adriatico-Ionica.
Di una Strategia per la Macroregione alpina si è cominciato a parlare nel 2011, dando il via ad un percorso che ha coinvolto tutte le regioni dell’arco alpino e che ha portato, nel giugno 2012, a Bad Ragaz, nel Canton San Gallo, in Svizzera, all'approvazione di un documento-base centrato su tre temi principali: competitività e innovazione, agricoltura, silvicoltura e turismo; acqua, energia, ambiente e clima; accessibilità, comunicazioni e trasporti.
Con successivi passaggi si è arrivati alla “Risoluzione politica per l’attuazione della Strategia della UE della Regione alpina”, sottoscritta dai rappresentanti dei governi e dai presidenti delle regioni - tra cui il presidente Alberto Pacher per la Provincia autonoma di Trento – alla Conferenza di Grenoble del 18 ottobre 2013. La Risoluzione esprimeva la comune volontà di sostenere la definizione di una Strategia dell’UE della Regione alpina, confermando l’obiettivo di favorire uno sviluppo armonioso e sostenibile dell'area e di partecipare agli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, promossi dall’Unione europea.
La Commissione europea ha infine adottato, il 28 luglio 2015, la Strategia UE per la Regione Alpina (in sigla Eusalp). La governance di Eusalp prevede in termini generali: una presidenza a rotazione, riferibile ad uno dei 7 stati membri (teoricamente potrebbe essere anche un presidente di regione); l'assemblea (si sta discutendo se vi parteciperanno anche le regioni, oltre agli stati, nel quadro del voto ponderato tra i 7 stati); l'executive board, corrispondente all'attuale steering committee (7 stati e 7 regioni); i 9 gruppi d'azione.
Il Trentino ha ottenuto come abbiamo detto la guida del gruppo di azione 3-"Migliorare l'adeguatezza della forza lavoro, dell'istruzione e della formazione nei settori strategici", in virtù della piattaforma territoriale della conoscenza e della ricerca che ha consolidato nel corso degli anni. La Provincia autonoma di Trento esercita innanzitutto la competenza piena in materia di istruzione, con riguardo alle scuole di ogni ordine e grado, e gestisce la competenza in materia di università per delega dello Stato. Questo rappresenta di per sè un valore importante. Altro elemento qualificante è rappresentato dalle politiche del lavoro e della formazione, a partire dalla istituzione dell'Agenzia provinciale del Lavoro, nel 1983, la cui esperienza costituisce un modello di promozione delle politiche attive universalmente riconosciuto. Infine, il trilinguismo: nel programma di legislatura provinciale spicca, quale asse fondamentale della società del sapere e dell'innovazione, lo sviluppo della conoscenza delle lingue comunitarie, tedesco e inglese, per il quale è stato attivato un piano straordinario che coinvolge il sistema scolastico e che si integra con altre azioni, anche rivolte agli adulti, nei settori della cultura, dell'industria, del turismo e dell'informazione.