Nel suo intervento Rossi ha sinteticamente ricordato le motivazioni storiche ed etniche - "che devono essere tenute ancora in considerazione" - che stanno alla base dell'accordo Degasperi-Gruber, soffermandosi sul tema degli attuali rapporti finanziari tra lo Stato e le Autonomie di Trento e Bolzano, dall'accordo di Milano del 2009 al Patto di garanzia siglato un mese fa con il governo Renzi, e sul meccanismo dei nove decimi grazie al quale la Provincia autonoma di Trento finanzia da sè e gestisce direttamente sanità, scuola, trasporti, università, manutenzione delle strade provinciali e statali, difesa del suolo, assegni di invalidità, indennità di accompagamento, finanziamenti alle attività economiche ed edilizia sociale. "Un meccanismo - ha affermato Rossi - che già di per sé fissa un equilibrio e che spiega la grande differenza tra regioni ordinarie e speciali."
Sulla riforma del Senato, il presidente Rossi ha dichiarato che le Province autonome di Trento e di Bolzano "si riconoscono nella posizione del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Sergio Chiamparino (intervenuto all'audizione subito dopo Rossi), ritenendo necessaria una forte semplificazione, anche in riferimento alla composizione stessa del Senato, che assicuri però al Senato anche un ruolo di rappresentanza e di espressione delle autonomie nel quadro del processo di riforme costituzonali".
Nel corso dell'audizione sono intervenuti, dopo il presidente Rossi, i deputati Fraccaro, Ottobre e Gigli.
Il video dell'audizione è disponibile a questo link: http://webtv.camera.it/archivio?id=7140&position=0
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