«Il mio grazie – ha dichiarato il presidente Fugatti – va ovviamente a tutti professionisti sanitari che garantiscono ogni giorno, pur tra oggettive difficoltà, l’attività di un punto nascita strategico, nel pieno rispetto della sicurezza. Dobbiamo continuare a lavorare per far crescere il reparto e continuare a mantenere servizi di prossimità importanti per i territori». In prospettiva, ha evidenziato il Presidente, il supporto sul fronte del personale potrà arrivare anche dalla Scuola di medicina: «abbiamo investito e stiamo investendo tanto e abbiamo l’ambizione di poter dire che Scuola di medicina sarà in grado di dare delle risposte a medio termine». Infine, un invito a tutti a dare un chiaro messaggio di fiducia ai territori, rilanciando un reparto dove si lavora in sicurezza e si continua a crescere, soprattutto sul fronte dell’attività chirurgica.
Anche da parte del direttore generale Ferro è arrivato un segnale forte di «sostegno ai professionisti del reparto di ostetricia e ginecologia che lavorano ogni giorno per offrire alle donne servizi di qualità, nel rispetto degli standard di sicurezza, che sono sempre garantiti. Il reparto – ha ammesso Ferro – sconta criticità nel reperimento del personale, ma su questo aspetto stiamo lavorando per rinforzare la dotazione organica e per inserire il tema della mobilità nel prossimo contratto con la dirigenza medica». Per chiudere, è arrivato anche dal direttore generale un appello alla comunità, un invito a lavorare insieme per rilanciare l’attrattività di un punto nascita che vede parte delle gravide nonese e solandre andare a partorire altrove (per situazioni di rischio conclamate ma anche per scelta).
A ricordare le eccellenze sul fronte del percorso materno infantile è stato il direttore del dipartimento ostetrico ginecologico Taddei: «grazie al prezioso lavoro delle ostetriche, anche nelle Valli di Non e Sole possiamo garantire alle future mamme una presa in carico precoce attraverso il “percorso nascita”, un modello di assistenza innovativo che accompagna la donna per tutta la gravidanza e oltre, dove la continuità assistenziale è garantita dall’ostetrica “dedicata” che lavora, in caso di gravidanza a rischio, in collaborazione con altri professionisti secondo percorsi condivisi, allo scopo di standardizzare le attività, ottimizzare le risorse e le tempistiche, e garantire un livello di assistenza omogeneo sul territorio». «Oltre a questa, che è un’eccellenza trentina riconosciuta a livello nazionale – ha evidenziato Taddei – vorrei sottolineare gli sforzi del reparto di ginecologia di Cles nell’incrementare fortemente l’attività chirurgica, a dimostrazione di un reparto che ha grandi potenzialità. Nel 2023 gli interventi sono stati oltre 200 e nei soli primi sei mesi del 2024 abbiamo superato i 120».
Anche l’assessore Tonina vede nel percorso nascita trentino un elemento di forza su cui continuare ad investire, parallelamente al rafforzamento del punto nascita di Cles: «pur riconoscendo le difficoltà di questo momento storico la Giunta ha dato un messaggio chiaro e preciso, raccogliendo anche le sollecitazioni che vengono dalle amministrazioni del territorio, di voler continuare a garantire un servizio strategico per queste valli. Dobbiamo andare avanti su questa strada, nonostante le criticità oggettive che ci troviamo a dover gestire sul fronte del reperimento del personale medico».
Gli amministratori locali intervenuti hanno apprezzato la franchezza e la trasparenza di un incontro dove sono stati sviscerati diversi aspetti legati all’attività del punto nascita e hanno raccolto l’invito a supportare l’attività di un ospedale strategico nella rete dei servizi ospedalieri, capace di coniugare prossimità di cura e specializzazione.