Domenica, 25 Settembre 2022 - 14:58 Comunicato 2962

Pilato e Martinenghi, le giovani generazioni vincenti del nuoto azzurro

Negli ultimi anni hanno messo in fila un’incredibile serie di successi e medaglie che li hanno proiettati nell’olimpo del nuoto internazionale. Loro sono i nuotatori Benedetta Pilato e Nicolò Martinenghi protagonisti questa mattina all’Auditorium S. Chiara dell’incontro in cartellone per l’ultima giornata del Festival dello Sport. Con tutta la simpatia dei suoi diciassette anni Benedetta Pilato ha raccontato le emozioni dei suoi trionfi, è primatista mondiale sui 50 metri rana e campionessa mondiale ed europea in carica sui 100 metri rana senza dimenticare l’amarezza delle Olimpiadi di Tokio. Quelle Olimpiadi in cui Martinenghi, medaglia d'oro nei 100 rana e nella 4x100 mista con il record europeo e medaglia d'argento nei 50 rana ai Mondiali di Budapest, ha vinto la medaglia di bronzo nei 100 rana e nella 4x100 metri misti.
CECCON, MARTINENGHI E PILATO, ACQUA AZZURRA Nella foto: Benedetta PILATO Festival dello Sport Auditorium Santa Chiara Trento, 25 settembre 2022 [ Michele LOTTI Archivio Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento]

Ad intervistare i due giovani nuotatori azzurri, Stefano Arcobelli, penna della Gazzetta, e l’ex campione olimpico di Sidney Massimiliano Rosolino, iniziando proprio dalle emozioni degli Europei di nuoto che si sono svolti a Roma la scorsa estate: “Senza dubbio – ha raccontato Martinenghi – è  stata l’estate più bella della mia vita. E’ difficile far capire cosa ho provato: non ricordo nulla del podio, dell’inno, ero affascinato dalle persone che erano lì a cantare al posto mio e a impiegare le loro vacanze per supportarci. Siamo arrivati da protagonisti ma stanchi dopo una stagione lunga. Noi ranisti siamo sempre tra i primi ad aprire le danze, non sento la responsabilità ma questo è sempre emozionante”. Per Benedetta Pilato: “All’europeo c’era, inutile nasconderlo, una responsabilità in più anche dopo i risultati del mondiale ma il pubblico ha fatto la differenza e abbiamo reso il massimo. Sto migliorando a gestire la pressione, prima ero più emotiva ora va molto meglio”.

All'età di quattordici anni e sei mesi la nuotatrice di Taranto aveva sconvolto il mondo del nuoto a Gwangju diventando l'atleta azzurra più giovane a debuttare in un campionato mondiale, battendo il record di precocità di Federica Pellegrini: “E’ stata la mia prima volta, ero emozionata certo ma forse non mi rendevo conto di quello che mi succedeva. Poi c’è stato nel 2021 ai campionati europei di Budapest il record del mondo sui 50 rana che il giorno dopo mi ha portato alla medaglia d’oro nella specialità. Ma anche la conferma ai Mondiali di nuoto, sempre a Budapest, di quest’anno è stata una soddisfazione davvero grandissima”. Seppur giovanissima Benedetta Pilato ha già dovuto affrontare le sue prime delusioni: “Non riuscire in qualcosa serve. Per me è stato difficile non vincere alle Olimpiadi di Tokyo dopo aver fatto il record del mondo. Non ero riuscita a capire subito cosa non andasse, il mio allenatore mi ha aiutato e gli devo molto, mi alleno ancora col mio primo allenatore e anche grazie a lui quest’anno dagli assoluti italiani sono ritornata forte”. Nicolò Martinenghi ha svelato di venire dal basket e solo in un secondo tempo di essersi appassionato di nuoto: “L’aspetto meritocratico del nuoto mi fa impazzire: vinci e perdi per merito o colpa tua. Sei la pedina che viene mossa da tante cose: famiglie, preparatori, medici, ma il di più lo devi mettere tu per fare la prestazione. Questa responsabilità mi piaceva già da piccolo e mi ha fatto scegliere il nuoto piuttosto che il basket”.

Il nuotatore azzurro ha anche voluto evidenziare l’atmosfera di grande amicizia che si respira in squadra: “Quando sono entrato nel gruppo azzurro guardavo alle due o tre icone  di riferimento. Dopo l’addio di Federica Pellegrini, per rimpiazzare un’icona come lei, siamo arrivati in tanti, siamo un gruppo unito. Non c’è invidia fra noi ma supporto. Avere altre persone vincenti nella squadra fa da stimolo. Sono rimaste delle icone come Gregorio Paltrinieri che lo è non solo per i risultati in vasca ma anche per la personalità fuori. L’icona è quella persona che ti aiuta, ti dà sicurezza, su cui puoi contare”. Ai tanti giovani presenti in sala Benedetta Pilato ha voluto dare un consiglio: “Prendete tutto con calma, impegnatevi che poi i risultati arrivano. Bisogna avere pazienza per migliorarsi anche se si ha già vinto. La scuola non deve essere un freno alla vostra voglia di sport: da sempre io sono abituata a nuotare e studiare. Molti miei compagni smettono di fare sport per studiare ma penso che se ci si sa organizzare e si è disposti a fare dei piccoli sacrifici si possano fare bene entrambe le cose”.

(fds)


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