
Soddisfazione per l’organizzazione dell’evento è stata espressa da Giancarlo Pederiva che ha ricordato come il campeggio sia l’occasione per fare esperienza operativa ma anche di coesione e confronto oltre che di dimostrazione di quanto appreso nel lavoro con gli istruttori.
“La parte interventistica – ha detto - è solo una componente delle vita dei Vigili del Fuoco, ci sono anche formazione e addestramento”. Il campeggio è tornato in Trentino dopo tre anni, ha spiegato, perché nel 2019 si era tenuto in Austria.
Oscar Betta ha posto l’accento sull’impegno necessario ad organizzare l’appuntamento ed ha illustrato il programma di attività. Ragazze e ragazzi, ha spiegato, vengono un po’ da tutto il Trentino. Ulteriori dettagli sull’attività operativa sono stati forniti da Giacomo Bresadola, responsabile allievi dell’Unione distrettuale di Cles.
Sono numerose le attività che attendono gli allievi: dall’allestimento e del campo alle escursioni dalle manovre, alle attività nel campo, compresi i momenti di intrattenimento negli orari serali. Il tutto si concluderà con la sfilata per le vie di Cles prevista domenica e con la dimostrazione dell’abilità raggiunta nelle manovre operative che concluderà il campeggio.
Ma lo scopo del campeggio non è solo accrescere l’abilità dei partecipanti ma anche rafforzare lo spirito di corpo e la capacità di lavorare in squadra, caratteristiche fondamentali nell’attività operativa che aspetta le ragazze e i ragazzi che dopo essere stati allievi entreranno nei Corpi.
In Trentino sono oltre 1100 gli allievi Vigili del fuoco volontari, oltre 5000 i Vigili volontari in servizio attivo, 236 i Corpi che sono presenti su tutto il territorio provinciale.
La presenza di un numero così importante e organizzato di volontari, assieme a quella di così tanti allievi, rappresenta una caratteristica del tutto particolare del nostro sistema di protezione civile.