Le grandi sfide della società contemporanea - lo vediamo anche in questi giorni - richiedono che gli individui e le comunità possiedano una consapevolezza globale. Anche agendo a livello locale, bisogna essere in grado di coltivare una visione più ampia, formata tramite l'acquisizione di conoscenze, capacità, valori e atteggiamenti orientati alla "mondialità". Una visione che consenta di affrontare cognizione di causa sfide come quelle poste dai processi di sviluppo, che generano opportunità ma anche problemi e interrogativi, dai conflitti, quale che sia la loro origine, dalle migrazioni internazionali, dall'emergere di nuovi diritti che chiedono di essere riconosciuti e tutelati, e così via.
E' con questo spirito che la Provincia autonoma di Trento - con il supporto del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale - ha vinto un bando europeo, di cui è capofila, con il progetto triennale "Global Schools: il mondo entra in classe", che coinvolge partners di Austria, Bulgaria, Francia, Irlanda, Lettonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna (in Italia anche la regione Marche e la Comunità Volontari per il Mondo). Il progetto intende favorire l'integrazione trasversale dell'educazione alla cittadinanza mondiale nelle discipline e nei percorsi educativi delle scuole del primo ciclo e prevede tutta una serie di attività sviluppate in rete dai soggetti aderenti, di studio, scambio di buone prassi, aquisizione di competenze che a regime dovrebbero diventare parte integrante dei curricula di scuole e insegnanti ed entrare a pieno titolo nei piani di studio attraverso la educazione alla cittadinanza mondiale.
La finalità di lungo periodo è innanzitutto quella di dare una cornice europea, quindi più solida e strutturata, a iniziative e percorsi che già oggi molte realtà, soprattutto scolastiche, sviluppano autonomamente. L'obiettivo più generale, com'è facilmente intuibile, è quello crescere una nuova generazione di cittadini mondiali, mossi dai valori di solidarietà, uguaglianza, giustizia, inclusione e cooperazione, che siano consapevoli che le loro azioni individuali e collettive hanno, anche, un impatto globale. Detto in altri termini: far sì che i giovani, fin dagli anni dell'infanzia, possano sentirsi a pieno titolo protagonisti e artefici dei cambiamenti, quelli che interessano la propria comunità sia anche quelli che investono il mondo nella sua interezza, e che non conoscono confini.
E' in questo contesto che si inserisce la conferenza internazionale che si terrà a Trento il 3 e 4 dicembre. L'evento si rivolge a rappresentanti delle autorità nazionali e locali dei 10 paesi europei coinvolti, ad insegnanti, organizzazioni della società civile, alla comunità accademica ed a qualsiasi altra persona impegnata su temi quali le politiche educative, la pianificazione del curriculum, l'educazione allo sviluppo, la sostenibilità, i programmi di formazione degli insegnanti, i diritti umani ed altro ancora. Attraverso sessioni plenarie e laboratori paralleli, che si terranno nel Palazzo della Provincia, i partecipanti condivideranno le loro conoscenze, competenze e pratiche partendo da diversi punti di vista. I lavori saranno tenuti in inglese e in italiano (con traduzione simultanea) e venerdì 4 anche il lingua spagnola.
La partecipazione al convegno è libera e gratuita previa iscrizione on-line (informazioni : www.trentinosolidarieta.it/Rubriche/Global-Schools-IT ).
I lavori si apriranno giovedì 3 alle ore 9.15 nella sala Depero del Palazzo della Provincia con i saluti di Ugo Rossi, governatore del Trentino, e Sara Ferrari, assessora alla cooperazione allo sviluppo della Provincia. Le sessioni di lavoro proseguiranno per tutta la giornata, fino alle ore 18. Venerdì i lavori termineranno attorno alle 13.
All.: programma
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Presentato stamani il programma dell'iniziativa rivolta a istituzioni locali di 10 paesi europei, insegnati e associazioni
POLITICHE LOCALI PER SCUOLE GLOBALI: A TRENTO LA CONFERENZA INTERNAZIONALE IL 3 E 4 DICEMBRE
Il mondo della scuola, che ha radici ben piantate sul territorio, a confronto con le tematiche globali: cittadinanza mondiale, sviluppo sostenibile, cooperazione internazionale. Un incontro di cui sono protagonisti i soggetti locali - regioni, province, realtà della ricerca e del mondo associativo - ma al tempo stesso fortemente sostenuto dall'Unione Europea, per elaborare assieme percorsi strutturali di educazione alla mondialità, a partire dalla scuola primaria. 10 i paesi coinvolti, 17 i partners che lavorano in rete per tre anni, cioè fino al 201 8. Un capofila, la Provincia autonoma di Trento. Questa in sintesi la cornice all'interno della quale si colloca la conferenza internazionale "Politiche locali per scuole globali", che si terrà a Trento - nel Palazzo della Provincia, in piazza Dante 15 - il 3 e 4 dicembre, ed il cui programma è stato presentato stamani dal presidente Ugo Rossi, anche assessore all'istruzione, e dall'assessora alla cooperazione allo sviluppo Sara Ferrari. La partecipazione è libera e gratuita previa registrazione. La frequenza della conferenza - a cui interverranno rappresentanti delle istituzioni, del mondo delle associazioni, esperti e docenti - vale anche come credito formativo per gli insegnanti. Prevista fra le altre la presenza della Commissione Europea (Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza), del Parlamento italiano, così come dell'UNESCO e dell'OCSE.
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