Comico e divertente, ricco di canzoni e di momenti esilaranti e poetici, lo spettacolo racconta la storia di un lupo che si aggira attorno all'ovile dove sette capretti sono immersi nello svolgimento delle loro attività quotidiane preferite. C'è chi suona, chi mangia, chi si guarda allo specchio e chi, invece, vorrebbe dormire.
La piccola comunità però vive sempre nell'attesa che il lupo cattivo, un giorno o l'altro, si presenti con l'intenzione di rubare e divorare tutto ciò che trova.
L'occasione propizia per il famelico lupo, di nome Pepito Gonzales, si presenta quando mamma capra esce di casa per partecipare a una festa di compleanno. Il terrore si instaura nell'ovile, ma per fortuna uno dei sette capretti assume ruolo e sembianze dello sceriffo Joe di Caprio, intenzionato a riportare l'ordine nel suo ranch e a garantire, di conseguenza, il lieto fine alla storia. Il tema centrale dello spettacolo è quello dell'incontro con "l'altro" e viene trattato delicatamente, in chiave comica e
poetica. Ponendo una riflessione finale su quali siano gli strumenti più adeguati, al giorno d'oggi, per affrontare le paure e le opportunità dell'inevitabile approccio con ciò che ci è sconosciuto.
La Compagnia "Teatrino dell'Erba Matta" racconta questa storia fantasiosa dei fratelli Grimm mantenendo l'idea originale, ma adattandola alla realtà dei nostri giorni. I giochi delle caprette e il loro modo di vedere il mondo sono, infatti, gli stessi dei bambini che assistono allo spettacolo dove le capre sono pupazzi animati a vista, il lupo è montato sul corpo dell'attore e l'ovile è una scenografia che si muove e cambia continuamente.
Testo e regia sono di Daniele Debernardi che è anche in scena a recitare e ad animare i pupazzi assieme ad Anna Damonte. I costumi sono di Lorella Lionello e le musiche di Alessandro Delfino e dello stesso Daniele Debernardi.
L'appuntamento è fissato per giovedì 7 agosto sul palcoscenico allestito a Trento nel Giardino S. Chiara in via Santa Croce. Ingresso libero. (fl) -