Giovedì, 07 Novembre 2024 - 17:59 Comunicato 3089

Domenica 17 novembre, ore 20.30, al Conservatorio F.A. Bonporti di Trento
Miguel Benasayag per l'evento "Fuori rassegna" dell'Agosto degasperiano 2024

Domenica 17 novembre alle 20.30 si terrà l’evento “Fuori rassegna” dell’Agosto degasperiano 2024 dal titolo 'Amare il nostro tempo'. Nell’Auditorium del Conservatorio F.A. Bonporti di Trento, il filosofo e psicoanalista Miguel Benasayag affonderà il suo sguardo nella complessità del nostro presente: non per trovare ricette o giuste vie, ma per provare a riaccendere "il desiderio che ci attraversa, che è desiderio di vita, di gioia, di solidarietà".
L’evento è in collaborazione con Associazione A.M.A. – Auto Muto Aiuto.

Se il caos e le crisi che attraversano il mondo e le vite delle persone non si possono negare o cancellare, forse è arrivato il momento di abbandonarsi a questa angoscia senza fine? Parte da questa domanda la riflessione del filosofo e psicoanalista Miguel Benasayag sull’importanza dell’ "intranquillità", una nuova parola che impone una postura diversa rispetto a ciò che ci circonda. Al senso di insicurezza che assale la società non si deve rispondere con la delega all’esterno, con la fuga dalle nostre responsabilità in nome di una condotta superiore. È dentro di noi che dobbiamo guardare, a come funziona il nostro corpo e la nostra mente per trovare le risposte: "C’è la necessità di rendersi presenti al presente, di capire quali siano le lotte centrali da affrontare, oggi, per difendere la vita a cui partecipiamo. L’angoscia e l’intranquillità non vanno patologizzate, ma devono essere viste come momenti di possibilità creativa, come ciò che ci mette in moto, che ci spinge a non “essere soddisfatti” una volta per tutte". L’angoscia come momento creativo, l’inquietudine come uno stato emotivo da accettare e una strada da percorrere.
Dal cambio di prospettiva su queste parole partirà la riflessione di Miguel Benasayag nell’incontro 'Amare il nostro tempo', evento “Fuori rassegna” dell’Agosto degasperiano 2024, in programma domenica 17 novembre alle 20.30 a Trento, nell’Auditorium del Conservatorio F.A. Bonporti. Fuggito dalla dittatura argentina, dove ha conosciuto il carcere e la tortura, Benasayag ha trovato rifugio a Parigi, dove si è stabilito diventando un pensatore e studioso di fama internazionale. Noto per aver indagato “l’epoca delle passioni tristi”, critico nei confronti delle derive del capitalismo digitale e dell’imperativo della prestazione, ma senza pretendere di trovare la giusta via o ricette facili, il suo pensiero si è concentrato negli ultimi anni sulle possibilità di amare, nonostante tutto, il nostro tempo.
Secondo il filosofo e psicoanalista, passando dall’esperienza passiva dell’insicurezza all’esperienza attiva dell’intranquillità, le persone possono ritrovare una spinta positiva verso il presente, capace di inseguire il desiderio che ci attraversa, che è “desiderio di vita, di gioia, di solidarietà”.   
Dopo gli incontri estivi con Luciano Violante, Antonella Viola, Leonardo Becchetti, Agnese Pini, Donatella Di Pietrantonio, Daria Bignardi, oltre al consueto appuntamento della Lectio del 18 agosto quest’anno con Ivan Maffeis, l’incontro “Fuori rassegna” con Miguel Benasayag chiude l’Agosto degasperiano 2024. Momenti di riflessione e di confronto per trovare le ragioni per amare il nostro tempo, sulla scia delle parole pronunciate da Aldo Moro: "Si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà… Camminiamo insieme perché l’avvenire appartiene in larga misura ancora a noi".

Prenotazioni
L’incontro è a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. La prenotazione all'evento va effettuata sulla piattaforma Eventbrite al link raggiungibile dal sito della Fondazione www.degasperitn.it.

Info e contatti 
Per assistenza o informazioni è possibile contattare il numero 0461 314845 o scrivere a eventi@degasperitn.it.

Streaming
La diretta dell’evento sarà disponibile sul canale YouTube della Fondazione.

MIGUEL BENASAYAG
Filosofo e psicoanalista di fama mondiale, ha conosciuto il carcere e la tortura sotto gli anni della dittatura del suo paese d’origine, l’Argentina. Rifugiato in Francia, oggi lavora sui problemi dell’infanzia e sull’interazione tra tecnologia ed essere umano. Tra le sue più recenti pubblicazioni, "Del dialogo nella complessità" (con Teodoro Cohen, PensaMultimedia 2022) e "L'epoca dell'intranquillità. Lettera alle nuove generazioni" (con Teodoro Cohen, Vita e Pensiero 2023).

(LF)


Immagini