Venerdì, 10 Ottobre 2025 - 18:23 Comunicato 2903

Maurizia Cacciatori e Raffaella Tavazza: "Il talento è un dono, il sacrificio è una scelta". Parola di "capitane"

Interessante parallelismo quello tra le dinamiche in ambito sportivo e aziendale, offerto oggi al Festival dello Sport di Trento dalle testimonianze di due grandi “capitane”: Maurizia Cacciatori, icona della pallavolo femminile italiana e Raffaella Tavazza, CEO di Locauto Group.
Maurizia Cacciatori, campionessa olimpica, una vita dedicata allo sport ad alta competizione. Ha indossato per 12 anni la maglia della Nazionale Italiana di pallavolo, con 228 presenze in azzurro, vincendo titoli e premi a livello internazionale. Oggi, è speaker motivazionale per le aziende. Raffaella Tavazza, dal 2022 CEO di Locauto Group, lavora ogni giorno con un team di professionisti e "brave persone", perché “Good people make good players", le brave persone fanno i buoni giocatori. E questo vuol dire avere rispetto degli altri e agire per lo spirito di squadra per arrivare ad un risultato, insieme. Uno “spogliatoio” sempre focalizzato all’obiettivo aziendale, ma anche sull’armonizzazione tra individui.
MAURIZIA CACCIATORI: PAROLA DI CAPITANE Nella foto: Claudio Arrigoni, Maurizia Cacciatori, Raffaella Tavazza [ Alessandro Holneider - Archivio Ufficio Stampa PAT]

“Sono stata capitana in tante squadre  - ha detto Maurizia Cacciatori - ma ciò che mi ha sempre contraddistinto, è stato un senso di protezione nei confronti delle mie compagne. Questo l’ho sempre considerato un plus: mi preoccupavo per loro nel mio ruolo di leader, che significa, essere un buon esempio per gli altri, una buona persona, un punto di riferimento. Un ruolo umano, prima che tecnico”. 

La campionessa ha raccontato l’aneddoto quando fu scelta dalle sue compagne capitana della squadra femminile seniores: “Andai da Julio Velasco a chiedere consigli. Mi disse: devi essere come una straordinaria cameriera. Devi saper accogliere, essere preparata, all’altezza delle aspettative di ogni tuo cliente che avrà esigenze differenti. Così è nata una leader versatile, al servizio delle altre, dove il mio modus operandi era difendere sempre la squadra nel bene e nel male”.

Va detto che essere capitana di una nazionale in quegli anni era molto diverso da esserlo oggi. La squadra di Maurizia Cacciatori era un gruppo molto giovane, che si allenava tanto ma senza risultati. Per non parlare dell’impietoso paragone con il successo della pallavolo maschile. “Ma eravamo un gruppo di leader, di persone che sapevano costruire e non distruggere - ha spiegato Maurizia -  ragazze con un talento che non riuscivano ad esprimere. Solo con il sacrificio è arrivata l’Olimpiade, ed è così che è cambiata per sempre la storia della pallavolo femminile. Siamo riuscite a superare momenti di sconforto e confusione, con maturità. Sono molto orgogliosa di quel periodo”.

Maurizia Cacciatori ha parlato di talento come un dono e del sacrificio come una scelta: “Il talento lo ricevi ma devi metterti in gioco e rinunciare a tanto. Poi bisogna saper fare squadra, lottare per il senso di appartenenza. La pallavolo allena il coraggio, il rimanere nonostante tutto. Insegna ad immaginare”. 

Ma lo sport, metafora della vita, ha un inizio e una fine, un ciclo che si apre e che Maurizia ha chiuso presto: “Ero curiosa di vedermi in un altro ambito, senza palla. Con coraggio mi sono rimessa in gioco ed il portare valori dello sport nelle aziende, - che sono dei team in tutto e per tutto - mi piace moltissimo”.  Infatti, le dinamiche tra sport e imprese non sono poi così differenti: “Nelle aziende oggi c’è la volontà di fare team ma ci sono troppi battitori liberi e difficoltà nel mettere le persone al centro, anche se cresce la consapevolezza che lavorare in un gruppo ha davvero valore”.

Pensieri condivisi in toto dall’altra “capitana” intervistata dal giornalista della Gazzetta dello Sport, Claudio Arrigoni: Raffaella Tavazza, CEO Locauto Group. Era il 2004, quando Locauto, leader in Italia del noleggio auto e furgoni, stava finalizzando l’acquisto di un ramo d’azienda per entrare nel mondo del noleggio a breve termine e il consiglio di consiglio amministrazione l’ha chiamata per proporle una posizione lavorativa. Dopo il colloquio come da iter canonico, Raffaella Tavazza ha iniziato a lavorare a contatto con i clienti al centro prenotazioni, passando poi dalle posizioni di Sales, Marketing Manager fino a Direttore Commerciale nel 2011. Nel 2015 a 38 anni, è diventata Vicepresidente e nel maggio del 2022 è arrivata la nomina a CEO di Locauto Group. 

“Come Locauto crediamo molto nel valore dello sport, come spirito di squadra per arrivare all’obiettivo. Per questo teniamo particolarmente, come azienda, alle sponsorizzazioni in campo sportivo”. Raffaella Tavazza ha raccontato del percorso fatto con il team di persone che si era scelto all’atto della sua nomina di CEO: “Professionisti e brave persone, un rapporto basato sulla trasparenza. Ma non eravamo ancora un gruppo. E proprio su questo abbiamo lavorato: il nostro “spogliatoio” è sempre focalizzato all’obiettivo aziendale, ma anche sull’armonizzazione tra noi come persone. E devo dire che siamo cresciuti moltissimo”. Tavazza ha parlato anche del suo ruolo di leader: “Non è un ruolo autoritario, credo non debba conformarsi a modelli prestabiliti ma l’importante è essere sempre se stessi, perché l’autenticità è la leva vincente che fa superare i momenti difficili”.

(ds)


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