Giovedì, 07 Agosto 2014 - 02:00 Comunicato 2017

Red4Quartet al rifugio Contrin in Val di Fassa per I Suoni delle Dolomiti
MUSICA PER QUARTETTO D'ARCHI SULLA MARMOLADA

In uno scenario straordinario oltre un'ora e mezza di musica per archi. Dai componimenti di Rossini alle trasposizioni dei tango di Piazzolla. Le musiciste del Red4Quartet incantano i circa 600 spettatori saliti ad ascoltarle-

É stato un live set molto originale quello proposto da Marléne Prodigo, Lavinia Morelli, Sara Gentile e Anita Mazzantini con musiche pescate dai repertori classici e trasposizioni contemporanee a cui si sono aggiunte scritture espressamente dedicate alla loro formazione. Le quattro strumentiste dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, in arte Red4Quartet, sono infatti un progetto del tutto particolare perché non hanno riunito la classica formazione del quartetto classico sostituendo però la viola con il contrabbasso. I grandi compositori hanno scritto poco, anzi pochissimo, per questo incontro di archi. Solo Gioacchino Rossini aveva dedicato a questo tipo di quartetto una certa attenzione creando sei "Sonate a Quattro". Le Red4Quartet non si sono però perse d'animo e hanno deciso di esplorare la musica contemporanea chiedendo a vari compositori o la scrittura di composizioni espressamente pensate per loro o la trasposizione di pezzi importanti per il loro organico. Così nel concerto dei Suoni delle Dolomiti che ha fatto incontrare grande musica con uno scenario incredibile - quello offerto dalla conca nei pressi del Rifugio Contrin nel cuore della Marmolada – loro si sono mosse tra classico e moderno. Ad ascoltarle un pubblico numeroso, circa seicento, che non hanno mancato di regalare applausi e di chiedere alla fine anche i bis.
A salutare i tanti presenti anche i camminatori che hanno percorso il Sentiero della Pace – l'ideale concatenamento del fronte della Grande Guerra in Trentino – e che sono giunti quest'oggi proprio sulla Marmolada. Non solo un cammino tra le zone un tempo contese tra gli eserciti, ma anche occasione per incontrare amministratori e gente del luogo e raccogliere relazioni. Tra quelli giunti al Contrin e accolti anche dalla governatrice della Val di Fassa Cristina Donei, il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, Marco Patton e il noto campione del ciclismo Gilberto Simoni.
L'inizio deI viaggio sonoro è stato affidato a "Variazioni e danze" di Alessandro Annunziata tutta costruita su suoni ritmici che si sono via via sciolti in una parte più melodica in grado di dipingere orizzonti di lontananza. In una ideale alternanza di epoche e atmosfere le Red4Quartet si sono quindi cimentate nella Prima sonata a Quattro di Gioacchino Rossini tutta giocata su un dialogo giocoso tra il violino e gli altri strumenti. Sempre Rossini è stato protagonista del brano di chiusura con la Sesta sonata a quattro che ha riportato alla mente di tutti i presenti la Pastorale di Beethoven.
Particolarmente originali i due adattamenti di Astor Piazzolla realizzati da Fabio Massimo Capogrosso, dalla malinconica "Oblivion" all'incalzante "El squalo" mentre la parte più attuale è stata invece riservata ai lavori di compositori italiani. Anzitutto lo stesso Fabio Massimo Capogrosso con la sua "Rĕve", tutta sospesa tra un inizio inquieto e agitato e una chiusura meno sofferta e più pacificata. Quindi Mauro Greco che ha invece dedicato la propria musica alle donne, al mare e al mito. E in un luogo dove ancora vivono alcune delle leggende più note del Trentino, è parsa una scelta azzeccatissima. Qui però non si è parlato di gnomi, principi o principesse trasformate in roccia, ma di Penelope e di tutte le donne che come lei attendono davanti a un mare diverso ogni giorno il ritorno dell'eroe. E così la musica di "Behold the Sea" non poteva non portare con sé i mattini densi di presagi poco rassicuranti o l'energia del mare che si prepara alla tempesta o, infine, la dolente ed eterna dell'attesa.
Tanti gli applausi che hanno spinto Sara Gentile e compagne a cimentarsi in un bis nonostante l'ora e mezza di musica già proposta. E in linea con i giocosi scambi con gli ascoltatori che avevano segnato l'intero concerto, hanno indossato tutte un fascio di campanellini alle caviglie per regalare una inattesa versione di "Come Together" dei Beatles. -



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