
È quanto ha sottolineato il Ministro, auspicando che si realizzi un sistema universalistico, con meno differenze fra regione e regione e la possibilità di curarsi indipendentemente da dove si vive e da quanto si guadagna. La questione delle liste d'attesa è complessa, ma si sta studiando una piattaforma a livello nazionale che permetta in futuro di gestire al meglio le richieste dei pazienti e abbreviare i tempi in base alle disponibilità dei territori. Altri aspetti, inserire nei Cup regionali prestazioni pubbliche e di privati accreditati. Si punta poi ai teleconsulti con esperti e molto a investire in prevenzione. Un occhio di riguardo il Ministro lo ha rivolto agli operatori sanitari e ai medici, in particolare di medicina generale, che vanno sgravati dalla burocrazia. I medici di medicina generale, è stato detto, sono indispensabili per una riforma della sanità in senso territoriale, con la valorizzazione della Case di comunità, che devono affiancare gli ospedali e ospitare i casi meno gravi. Il Ministro ha ricordato anche i due collegati alla Finanziaria 2024 che riguardano l'assistenza ospedaliera e territoriale e il riordino delle professioni sanitarie, pensati per andare soprattutto incontro alle esigenze dei cittadini.