La vicenda che l’intervento di Oscar Gaspari intende dipanare e ricostruire trova il suo baricentro nell’inserimento nella carta costituzionale del 1948 del secondo comma dell’art. 44: «La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane». Inserimento nient’affatto “casuale”, come pure è stato sostenuto, ma frutto di un costante e meticoloso lavorio orchestrato da un personaggio misconosciuto come Michele Gortani, costituente eletto nel collegio di Tolmezzo (Udine) per la Democrazia cristiana. A partire dalla sua figura e dalla sua opera si ricostruiscono sia la genesi dell’interesse per la montagna, che ha visto coinvolti nel corso del ‘900 soprattutto esponenti del popolarismo cattolico prima e della Democrazia cristiana poi, sia le reti politiche e i contatti personali che si stringono per promuovere la causa della montagna e approvare le leggi necessarie ad assicurare il benessere delle popolazioni montane. Al contrario del momento attuale, contrassegnato da una scarsa attenzione nei confronti dei territori d’alta quota, la montagna si presenta nell’immediato secondo dopoguerra come una vera “questione politica nazionale”.
Nell'incontro di domani il professor Oscar Gaspari – storico delle istituzioni dell’età contemporanea e uno degli studiosi che ha dedicato maggiore impegno alla ricostruzione delle forme organizzative degli enti locali, oltre ad occuparsi di storia dell’emigrazione, delle bonifiche e dei territori montani – sarà introdotto dal professor Luigi Blanco, docente di storia delle istituzioni politiche all'Università di Trento.
In allegato:
- due immagini di Michele Gortani
(fr)