Venerdì, 23 Settembre 2022 - 17:19 Comunicato 2913

La Ferrari e Le Mans: squadra e passione per affrontare le sfide

Antonello Coletta, Responsabile Ferrari Attività Sportive GT, e i piloti Andrea Bertolini e Alessandro Pier Guidi, entrambi vincitori a Le Mans, hanno raccontato la loro Ferrari e l'alchimia della pista, nell'incontro al palazzo della Regione condotto dal giornalista Mario Salvini.
BERTOLINI, COLETTA E PIER GUIDI: LA FERRARI A LE MANS Nella foto: Antonello COLETTA e Alessandro PIER GUIDI Festival dello Sport Palazzo della Regione Trento, 23 settembre 2022 [ Daniele PATERNOSTER Archivio Ufficio Stampa Provincia autonoma di Trento]

La Ferrari non è solo Formula 1, chi conosce la sua storia lo sa. Anzi, tutto è iniziato ben prima che la gara maggiore prendesse il sopravvento nella popolarità. Una storia di vittorie e soddisfazioni che a Le Mans hanno inanellato ricordi memorabili a partire dagli anni '60: da allora, sono 36 le edizioni vinte dalla casa di Maranello. Vittorie, quelle su circuiti endurance, che hanno contribuito alla creazione di un mito che poi è diventato storia. 

Una storia che intreccia performance tecniche e performance umane, in cui è sempre la squadra a fare la differenza. Ogni pista ha il suo carattere e nelle gare endurance conta sempre più la velocità, ma non basta: serve un approccio attento alla gestione del traffico, è cruciale il lavoro di squadra che tenga sotto controllo da una parte gli elementi meccanici, gestiti da ingegneri, dall'altra la strategia, lo studio di ciò che accade e si evolve in gara. Nelle 24 ore anche i cambi - di pilota e di gomme - diventano ingredienti della corsa (e della vittoria).

I protagonisti raccontano una storia di auto, che - come ogni storia - porta anche poesia: "Sono nato con la musica dei motori", racconta Bertolini, ricordando il tifoso bambino accompagnato dal padre a guardare le gare dalle rete. Il primo giro di pista con la vettura da F1, passando proprio davanti a quella stessa rete, resterà indimenticabile.

Ricordi personali che nei successi diventano inevitabilmente condivisi, di tutti: come quelli di Pier Guidi alla 24 ore di Spa del 2021, vittoria portata a casa con un'azione inattesa (e inspiegabile) per chi guardava da fuori con apprensione: "Dall'auto la prospettiva è diversa e io mi rendevo conto che volevo vincere", ricorda il pilota che con un soprasso che poteva stravolgere la storia, a pochi minuti dalla fine, ha raccolto, invece, il momento di gloria che porterà sempre con sé.

Istanti e competizioni che hanno perso popolarità rispetto alla F1: ma i tempi cambiano, come cambiano gli obiettivi e i regolamenti ed è così che nel 2023, a cinquant’anni esatti dall’ultima partecipazione nella classe principale del mondiale sport prototipi del 1973, la Ferrari torna in pista nella classe Hypercar del FIA World Endurance Championship.

Grande soddisfazione della squadra, che sta lavorando sodo per i test e le prove: "Non sarà facile, ma siamo abituati alle sfide complicate e come sempre non ci tireremo indietro" dice Coletta.

Una sfida che, alla fine, ne accoglie un'altra: quella alla F1. Perché siamo alla vigilia di una grande prova con la nuova vettura 296 GT3 che esordirà a Daytona (USA) e con la 24 ore di Le Mans 2023 che sarà probabilmente l'evento automobilistico sportivo dell'anno. 

Ma quali sono le piste migliori su cui correre? "Quelle in cui vinci!" scherza Bertolini. In realtà sono molte i circuiti che emozionano i piloti, in Italia e all'estero, ma Fiorano, alla fine, rimane la preferita per Bertolini.

Perché l'auto non è solo corsa; è anche poesia. 

(ab)


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