Cosa c’entra un fisico con il Festival dell’economia? La scienza e la tecnologia dettano le regole dell’economia, ha spiegato Vincenzo Schettini, professore dal ciuffo ribelle e dalle idee chiare, ospite in uno degli appuntamenti più attesi e partecipati del Festival. La famosa legge di Laoivoisier “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” esemplifica l’economia ideale di Schettini che, racconta, deve essere circolare, attenta all’ambiente e al risparmio, che non è sinonimo solo di spendere meno, ma di spendere meglio. Un valore ereditato da Schettini dal padre, impiegato alla Olivetti, ma ancora distante dalle nuove generazioni e dalle politiche dei potenti. Economia circolare che richiede anche una valorizzazione delle fonti rinnovabili, dall’idraulico, all’eolico al geotermico, nel “paese del sole, del vento e del mare”.
Nel mirino di Schettini la cosiddetta fast fashion, tendenza incentivata dalle offerte speciali, con un forte impatto sull’inquinamento e lo sfruttamento del lavoro minorile. Tra i temi affrontati anche l’iperconnessione e l’intelligenza artificiale, che il docente esorta a utilizzare non come punto di appoggio per la formazione, ma come opportunità di crescita negli anni della maturità. Un momento di riflessione è stato dedicato ovviamente alla scuola, che Schettini vive ogni giorno dall’interno. In tale direzione, esorta il ministro dell’istruzione a puntare di più sulla formazione, come volano per rivalutare la professione degli insegnanti e garantire un’offerta scolastica di qualità, premessa indispensabile per generare valore economico. Per avere ragazzi più integrati dal punto di vista delle idee, c’è bisogno di insegnanti ispirati, ha considerato.