
L’assessore, che era accompagnato dal personale del Dipartimento provinciale con la dottoressa Micaela Gilli, direttrice dell’Ufficio politiche a favore delle persone non autosufficienti della Provincia ed il geometra Marcello Guidi, nonché dall'Azienda Sanitaria con il dottor Sergio Minervini, direttore per il supporto clinico organizzativo alle Rsa di Apss e la dottoressa Chiara Francesca Marangon, direttrice del Distretto sanitario Nord, ha incontrato il presidente e la direttrice dell’Apsp, oltre al sindaco di Lavis e all’assessore comunale alla salute e attività sociali e ad una rappresentanza dei parenti degli ospiti.
L’assessore, sentiti gli intervenuti, ha evidenziato come la APSP rappresenti un punto di riferimento per la comunità. Ha ricordato l’impegno richiesto al personale che lavora in ambito sanitario e nell’assistenza, in particolare durante il periodo del Covid, e ha sottolineato come dalle visite che sta facendo sul territorio emerga una richiesta di vedere riconosciuto questo impegno, non solo sul piano economico. Anche su questo punto ha ribadito il suo impegno.
Di fronte alle difficoltà comuni che emergono dagli incontri, in particolare legate al reperimento e alla fidelizzazione del personale (ma sul tavolo in ambito sanitario ci sono anche i temi delle liste di attesa e del carico dei Pronto Soccorso) e di fronte all’aumentare dei bisogni di assistenza delle persone non autosufficienti, con l’aumento dei costi complessivi, l’assessore, guardando ad un quadro caratterizzato dall’invecchiamento della società e dalla diminuzione delle nascite, ha detto che è necessario impostare un lavoro di prospettiva e programmare una strategia di lungo termine, facendo anche sintesi delle indicazioni che emergono da chi opera nel settore dell’assistenza e della sanità.
In Trentino, ha aggiunto, le competenze dell’autonomia, l’esperienza della cooperazione e la presenza di un volontariato diffuso, rappresentano punti di forza fondamentali.
La visita alla APSP di Lavis è cominciata dal “Nucleo Alzheimer” che ha dieci anni di attività e oggi accoglie 21 persone, per proseguire poi in altri settori dove l’assessore ha incontrato anche il personale al lavoro. L’APSP “Giovanni Endrizzi” di Lavis ha ad oggi 97 posti come Residenza Sanitaria Assistenziale autorizzati e accreditati, di cui 92 convenzionati. Offre anche 3 alloggi protetti e 1 alloggio semiprotetto, un servizio di fisioterapia anche per esterni e la consegna di pasti a domicilio in convenzione con la Comunità. Vi lavorano 105 dipendenti più alcuni collaboratori e vi operano anche una trentina di volontari.