Venerdì, 03 Marzo 2023 - 11:44 Comunicato 578

Ieri il tavolo di lavoro convocato dall’assessore Spinelli. Presentati i dati di Banca d’Italia
Indebitamento delle famiglie trentine, “Scenari avversi ma elementi di solidità”

Caro bollette, incremento del costo della vita e aumento dei tassi d’interesse. La “tempesta perfetta” che ha colpito negli ultimi mesi anche il Trentino è stata ieri al centro di un partecipato incontro – promosso dall’assessorato dello sviluppo economico ricerca e lavoro Achille Spinelli assieme a Cassa del Trentino - che ha visto protagonisti i rappresentanti delle banche del territorio.
Nel ringraziare per la numerosa partecipazione l’assessore Spinelli ha sottolineato come “l'obiettivo di questo tavolo di lavoro è quello di lavorare assieme per cercare di aiutare le famiglie trentine che si sono indebitate per l’acquisto della prima casa o che vorrebbero farlo e che si trovano particolarmente colpite dall’improvviso aumento dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea negli ultimi dodici mesi. L’invito è quello di condividere azioni da adottare per far fronte a questa problematica”.
Al fine di comprendere appieno il problema e le sue dimensioni i lavori sono stati introdotti da una presentazione di Banca d'Italia che ha fornito una fotografia dello stato di indebitamento delle famiglie. Il quadro è stato confermato dai rappresentanti delle realtà creditizie trentine.
“Faremo tesoro delle informazioni oggi raccolte – ha concluso l’assessore Spinelli - utili sia per comprendere il fenomeno che per valutare la portata di un eventuale intervento della Provincia da attivare nei prossimi mesi a favore delle famiglie più bisognose e che hanno attivi contratti a tasso variabile. Tra gli strumenti in fase di valutazione un possibile intervento integrativo sul Fondo Garanzia Prima Casa, strumento che potrebbe essere utile per ottenere - specialmente per le giovani coppie e coloro che vivono situazioni di maggiore precarietà lavorativa - con maggiore facilità il mutuo avendo le banche maggiori garanzie di solvibilità".
Spinelli: convocazione "Tavolo per il credito" Assessore Spinelli - Dirigente Nicoletti [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

All’incontro ha partecipato il direttore generale della Provincia autonoma di Trento Paolo Nicoletti – affiancato dalle dirigenti Laura Pedron,  Luisa Tretter, Antonella Rovri e dal direttore di Cassa del Trentino Lorenzo Bertoli. Nel suo intervento il direttore generale ha sottolineato come “il tema dell'edilizia abitativa rappresenta una questione importante e delicata anche nella realtà trentina. La Provincia autonoma di Trento si sta occupando di questo argomento in un'ottica sistemica. Ci sono diversi aspetti da considerare, soprattutto in una situazione in cui si sta verificando un aumento dei tassi di interesse. È quindi necessario valutare che tipo di strumenti possano essere utilizzati per sostenere le famiglie che intendono creare un nucleo familiare e acquistare casa, anche alla luce delle politiche messe in campo dalla Provincia Autonoma di Trento per agevolare tali obiettivi, che vi hanno visto coinvolti”.

Dati Banca d’Italia
Nel corso della riunione Michele Cascarano e Francesca Modena della Banca d’Italia (filiale di Trento) hanno presentato i dati che fotografano la situazione dell'indebitamento delle famiglie trentine. Il tasso di crescita dei prestiti alle famiglie è cresciuto nell’ultimo quinquennio: l'aumento si è fatto forte nel periodo post pandemia e sostenuto soprattutto dalla componente dei mutui per l’acquisto della prima abitazione, riguardando in particolare il segmento a tasso fisso. Una dinamica comune a tutta l’Italia e che sta vedendo ora un rallentamento. Per quanto riguarda le condizioni occupazionali il tasso di occupazione del Trentino è superiore alla media nazionale e si attesta a circa il 70% nella media dei primi 3 trimestri del 2022 – ultimo dato disponibile - contro la media italiana del 60% (dati di fonte Istat). Il rapporto tra ricchezza netta e reddito disponibile è significativamente maggiore alla media italiana e nell’ultimo decennio il differenziale rispetto al resto del paese è quasi raddoppiato.

Dopo la presentazione di Banca d’Italia è stato aperto il confronto. I rappresentanti delle banche del territorio hanno presentato le azioni e le misure messe in campo per mitigare l’onere a carico delle famiglie segnalando, da un lato, che le famiglie trentine in quest'ultimo anno mano a mano che aumentava l’euribor (tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile) si sono orientate in prevalenza per il tasso fisso e, dall’altro, fortunatamente vi è ancora una buona sostenibilità del debito: un ridotto ad oggi tasso di default e un livello di ritardo nei pagamenti fisiologico che non denota particolari difficoltà. Vi è sicuramente una generale preoccupazione e una forte attenzione al dialogo con i clienti per individuare possibili strategie. La possibilità di conversione del mutuo da tasso variabile a tasso fisso consentita dalla legge di bilancio 2023 è richiesta da molti anche se poi non sempre viene finalizzata perché oggi i tassi fissi sono troppo alti. 

Sicuramente vi è inoltre un rallentamento sulle nuove operazioni. I dati dimostrano come le famiglie trentine siano attualmente in attesa di capire quale sarà il momento opportuno per fare nuovi investimenti, tenendo presente che i continui rialzi del tassi da parte della BCE hanno deteriorato il potere di “mutuo acquisto” ovvero la capacità di acquisto di un immobile. 

In allegato slides

(gz)


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