
Come ha sottolineato Arno Kompatscher in occasione della firma, “l'accordo è destinato a creare sinergie per gestire in modo ottimale le imposte locali, ma anche per tenere d'occhio e influenzare gli effetti della tassazione sul sistema delle finanze locali, nonché gli effetti delle politiche statali sulle finanze e le imposte locali. Questo accordo ha anche lo scopo di rappresentare e far rispettare in modo unitario gli interessi pubblici di tutte le amministrazioni interessate".
"Con questo accordo di collaborazione su un tema strategico come quello dei tributi locali inizia un rapporto tra le Regioni a statuto speciale e le Province autonome che può puntare alla costruzione di un'alleanza istituzionale capace di rafforzare l'autonomia nei rapporti con lo Stato centrale, con l'obiettivo di consolidare e migliorare ulteriormente la qualità dei servizi erogati ai cittadini dei nostri territori", questo il commento del governatore della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine della sottoscrizione del Protocollo d'intesa.
Lo scorso ottobre la Provincia di Trento ha approvato la bozza di tale accordo, per la quale le due Province e la Regione interessate esamineranno la politica fiscale locale e in modo particolare la tassa immobiliare e il suo impatto sul sistema fiscale. Inoltre, si intende controllare insieme gli effetti della politica statale. In situazioni critiche, l'Alto Adige, il Trentino e il Friuli-Venezia Giulia cercheranno soluzioni comuni, anche per evitare controversie costituzionali. A tal fine, le tre amministrazioni si scambieranno informazioni e dati e forniranno programmi e procedure informatiche nel quadro di un progetto unificato.
La Regione Friuli-Venezia Giulia intende ora normare a livello locale l’Imposta Municipale Immobiliare e sostituire con essa le imposte statali IMU e TASI, così come hanno già fatto le due Province Autonome. Ciò è stato possibile perché Alto Adige e Trentino hanno esercitato la propria competenza legislativa in materia di tributi locali. Nel resto d'Italia, infatti, la gestione di tasse e finanze è in capo allo Stato; le Province e Regioni a Statuto speciale hanno però competenza primaria in materia di finanza locale, per questo godono di un certo margine di manovra a livello locale.