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La sua storia ha saputo trasformarsi in esempio di integrazione e accoglienza
Il presidente della Provincia: solidali con Agitu Ideo Gudeta
Il presidente della Provincia autonoma di Trento esprime la solidarietà delle istituzioni provinciali ad Agitu Ideo Gudeta, l'allevatrice etiope che ha denunciato di avere subito ripetute aggressioni da parte di un suo vicino.
"Questi atti, a prescindere dagli aspetti che competono alla magistratura e alle forze dell'ordine, vanno assolutamente condannati, a maggior ragione perché colpiscono una persona la cui vicenda umana e professionale è diventata, anche al di fuori del Trentino, un simbolo di buona integrazione.
Il fatto che Agitu, da rifugiata, abbia trovato il modo di ripartire avviando sul nostro territorio un'attività di allevamento di capre e di produzione di formaggi biologici testimonia del fatto che il Trentino crede nell'accoglienza e nella solidarietà attiva.
L'auspicio è che questa vicenda possa ascriversi più alla sfera della prepotenza e delle patologie ossessive che al razzismo, una aberrazione del pensiero da cui la nostra comunità solitamente si è sempre tenuta ben distante".
"Questi atti, a prescindere dagli aspetti che competono alla magistratura e alle forze dell'ordine, vanno assolutamente condannati, a maggior ragione perché colpiscono una persona la cui vicenda umana e professionale è diventata, anche al di fuori del Trentino, un simbolo di buona integrazione.
Il fatto che Agitu, da rifugiata, abbia trovato il modo di ripartire avviando sul nostro territorio un'attività di allevamento di capre e di produzione di formaggi biologici testimonia del fatto che il Trentino crede nell'accoglienza e nella solidarietà attiva.
L'auspicio è che questa vicenda possa ascriversi più alla sfera della prepotenza e delle patologie ossessive che al razzismo, una aberrazione del pensiero da cui la nostra comunità solitamente si è sempre tenuta ben distante".